
18/02/2009
h.16.40
L’Amministrazione comunale risponde all’interpellanza sul car sharing da parte dell’opposizione:
“Il Car Sharing di Parma oggi dispone di 21 veicoli e 12 piazzole di sosta dislocate nei punti strategici della città.
E’ conveniente perché il risparmio annuo percentuale è, ad esempio per una Multipla, del 70,79% rispetto ad un’auto di proprietà (2.070 euro contro i 7.088); è utilizzato da un numero sempre crescente di persone, a dicembre 2008 gli iscritti erano 327 mentre sei mesi prima 260; infine non vi è alcun guadagno dalle casse comunali ma anzi una perdita di circa centomila euro l’anno, meglio di qualsiasi altra città (la cui perdita è in media di 300mila euro) e comunque fisiologica in una fase di avvio progetto.
Infomobility si è posta come obiettivo il raggiungimento di 500 iscritti entro la fine del 2009 ed il raddoppio degli attuali entro il 2010, il che consentirebbe – a parità di utilizzo medio per utente – il raggiungimento dell’equilibrio di bilancio.
Come? Nel 2009 sono state attivate nuove promozioni, presentate nel corso della recente conferenza stampa del 4 febbraio (sconto universitari, chi porta un amico paga la metà, sconti per professionisti e aziende, sconti per vecchi iscritti che confermano l’iscrizione): da quella data ad oggi, si registrano 41 nuove iscrizioni.
Il servizio di Car Sharing non è assolutamente comparabile al servizio privato di noleggio auto, soprattutto per le modalità di impiego e di utilizzo, tant’è vero che l’Associazione Nazionale di Noleggiatori Auto ha ancora recentemente offerto la propria disponibilità al fine di poter entrare nel circuito Car Sharing.
Infine il Minisitero dell’Ambiente ha ordinato un’indagine di “customers satisfaction”, che verrà presentata il 4 e il 5 aprile prossimi a Roma, in occasione del Forum Nazionale sul Car Sharing, dalla quale emergerebbero dati molto positivi per il Car Sharing di Parma, che sarebbe risultata ai primi due posti della classifica di gradimento.
Infine l’Amministrazione si unisce alle richieste della società che rappresenta a livello nazionale il Car sharing, secondo la quale le Regioni dovrebbero contribuire al costo di questo strumento, includendolo fra le politiche di mobilità sostenibile”.