Carcere di Parma, altri due poliziotti intossicati

Poche ore fa, presso il penitenziario ducale, un altro detenuto, sembrerebbe dal trascorso carcerario già al quanto travagliato, avrebbe dato fuoco ad alcuni oggetti presenti nella propria camera di pernottamento, appiccando un incendio di rilevanti proporzioni, che avrebbe reso necessario evacuare l’intera sezione detentiva, per evitare che le fiamme ed il fumo provenienti dalla suddetta cella avessero conseguenze ben più gravi, sia per il personale presente che per l’utenza.

Purtroppo, però, nel corso delle operazioni per spegnere l’incendio e mettere in sicurezza i detenuti allocati presso tale sezione detentiva, due colleghi avrebbero accusato un malore dovuto, presumibilmente, all’inalazione del fumo che ha avvolto e pervaso l’intero reparto. Gli stessi sarebbero stati condotti presso il pronto soccorso del nosocomio cittadino, ove il personale sanitario li starebbe sottoponendo agli accertamenti diagnostici del caso.

Questo sarebbe l’ennesimo grave episodio infrattivo verificatosi negli istituti di pena regionali (una decina nel solo mese di settembre), che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi, se il personale di Polizia Penitenziaria non fosse intervenuto con la consueta prontezza ed il coraggio che da sempre contraddistingue le donne e gli uomini del Corpo.

Ma l’Amministrazione non può continuare a fare esclusivo affidamento sulle virtù del personale di Polizia Penitenziaria per fronteggiare, sempre in emergenza, tali situazioni.

Sono mesi che il SiNAPPe chiede, difatti, ai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria di pianificare interventi urgenti e risolutivi per fronteggiare la situazione di assoluta emergenzialità in cui si trovano buona parte degli Istituti di Pena regionali. Le soluzioni sono note e questa O.S. le ha elencate più volte nelle proprie note, ma è disponibile ad esporle nuovamente in ogni consesso in cui la politica (rigorosamente con la “p” minuscola) e l’amministrazione penitenziaria dovessero avere la compiacenza di darle ascolto.

Nell’immediato si chiede che il detenuto autore del grave gesto venga urgentemente trasferito ad altro penitenziario, ai sensi di quanto previsto dalle vigenti circolari dipartimentali.

La Segretaria Regionale Sinappe

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