
Nelle festività natalizie i deputati Giuseppe Romanini, Patrizia Maestri e il senatore Giorgio Pagliari hanno effettuato la visita in carcere. Accompagnati dal Direttore Carlo Berdini hanno preso visione di alcuni reparti fra cui la media sicurezza, gli ambiti sanitari e le nuove zone realizzate con un progetto dell’Istituto di pena e sostenuto da Fondazione Cariparma. Si tratta alcune innovazioni tese a migliorare la vita interna alla struttura e ad offrire più possibilità di reinserimento a fine pena.
Una riguarda la creazione di nuovi spazi all’aperto che consentono ai detenuti di rendere più agevoli i momenti di colloquio con i propri familiari, in particolare con i minori, al fine di attenuare l’impatto traumatico col contesto detentivo. Un’altra comporta la realizzazione di un laboratorio-cucina nel quale attivare corsi di formazione professionale in grado di dare ai detenuti un profilo spendibile una volta tornati in libertà, attraverso percorsi di tirocinio messi a disposizione dal Comune di Parma e dalla Regione Emilia Romagna con misure di welfare per l’integrazione delle persone provenienti da circuiti penali.
Infine il progetto da realizzarsi con privati al quale l’amministrazione carceraria ha dedicato un grande spazio-manifattura, un settore di produzione vero e proprio in grado di garantire ai detenuti un minimo di reddito da lavoro e di accompagnarli, ancora una volta, in percorsi professionalizzanti spendibili a fine pena.
“Ogni volta che torniamo in carcere troviamo conferma della grande complessità della gestione dell’istituto di Parma in cui sono presenti tante diverse problematiche – spiegano i Parlamentari Romanini, Maestri e Pagliari – Le innovazioni che si stanno facendo sotto il profilo della qualità della vita dei detenuti e del lavoro sono positive, perché costituiscono la base per una vera riabilitazione e integrazione dei detenuti trovando sinergie tra il carcere e la comunità esterna.
Ha fatto anche piacere riscontrare che sta trovando soluzione un problema segnalatoci lo scorso anno circa il dimensionamento dei posti ricovero ospedalieri dedicati, tema risolto con la collaborazione delle aziende sanitarie. Resta il problema già alla nostra attenzione, relativo alla sezione Alta Sicurezza AS1 evidenziatosi dopo il trasferimento di detenuti dal carcere di Padova. E’ una questione che abbiamo posto in una lettera al Ministro segnalando i rischi per il carico sanitario, già molto rilevante nella struttura, e per la mancanza di prospettive per le attività trattamentali”.
Nel corso della visita, durata un paio d’ore, i Parlamentari hanno parlato con operatori carcerari, soprattutto del tema della persistente carenza di organico, e con alcuni detenuti, ascoltando le loro osservazioni e scambiandosi gli auguri.