“Il Comune vari il mutuo sociale”

SMA MODENA
lombatti_mar24

26/11/2012
h.12.20

“Abbiamo appreso dai media locali del ‘progetto’ della provincia di Parma, condiviso dal Comune, per far fronte a una emergenza abitativa che ha visto tra le altre cose aumentare le richieste di esecuzione dello sfratto di quasi il 23% solo nel 2011 e consistente in pratica nel posticipare gli sfratti pagando parte dell’affitto a chi è in morosità o sotto sfratto.
E’ grave che vengano utilizzati soldi pubblici per finanziare i proprietari delle case in affitto, quando ci si dovrebbe invece concentrare sull’opportunità di dare a tutti una casa di proprietà, opportunità che CasaPound ha già trovato da diversi anni attraverso la formula del Mutuo Sociale”. Lo afferma Pier Paolo Mora, coordinatore provinciale di CasaPound Italia Parma.
“Il comune di Parma è proprietario di diverse case inabitate che potrebbero essere vendute a prezzo di costo a chi è in emergenza abitativa, senza quindi nessun interesse, e senza passare dai finanziamenti delle banche ma attraverso la formula del mutuo sociale, che prevede il pagamento di una quota che non superi la soglia di 1/5 delle entrate della famiglia.
Questo permetterebbe al Comune di risolvere due problemi in un colpo solo – continua Mora – togliendo dalla strada chi una casa non l’ha e reperendo fondi da reinvestire nei servizi che invece, notizia di questi giorni, verranno tagliati perché Parma riceverà da questo Governo 7 milioni di euro in meno”.
“Il progetto della provincia è quindi solamente uno spreco di soldi pubblici, un palliativo che non risolve alcun problema ma lo rimanda solamente, per di più al massimo di 12 mesi, arricchendo invece chi è proprietario di più case in affitto.
Il Comune che parla sempre degli sprechi del denaro pubblico – conclude Mora – poteva perciò fare un gesto di discontinuità rispetto al passato abbracciando un progetto che migliaia di cittadini hanno sottoscritto nelle strade e nelle piazze di tutta Italia, invece una volta di più si è dimostrato incapace di compiere scelte diverse da quelle delle giunte precedenti”.