
Si è svolta oggi, nella Sala del Consiglio Comunale, la cerimonia di conferimento della Cittadinanza Onoraria a Don Luigi Ciotti, fondatore e presidente dell’associazione Libera, figura simbolo dell’impegno civile, della giustizia sociale e della lotta alle mafie nel nostro Paese.
La cerimonia è stata aperta dal Presidente del Consiglio comunale Michele Alinovi che ha ricordato come il conferimento della Cittadinanza Onoraria a Don Ciotti sia stato deliberate all’unanimità dal Consiglio Comunale, nella seduta del 19 maggio.
Il Sindaco Michele Guerra ha consegnato la Cittadinanza Onoraria della Città di Parma a Don Luigi Ciotti, con questa motivazione: “In virtù del suo instancabile impegno nella lotta alla criminalità organizzata, nella difesa della memoria delle vittime innocenti e nella promozione di una cultura della legalità e della giustizia sociale”. Il Sindaco ha consegnato a Don Ciotti anche il Sigillo della Città di Parma.
È un gesto fortemente voluto dall’Amministrazione per rendere omaggio a una vita interamente dedicata alla tutela dei diritti, alla promozione della cultura della legalità democratica e alla costruzione di una società giusta e solidale. Il legame tra Don Ciotti e Parma è solido e profondo e, già nel 2018, l’Università di Parma gli ha conferito la Laurea Magistrale Honoris Causa in Psicologia dell’Intervento Clinico e Sociale, riconoscendo il valore scientifico e umano del suo operato.
Il Sindaco Michele Guerra: “Il conferimento della Cittadinanza onoraria a Don Ciotti ha riunito la città: confidavamo che tutto il Consiglio Comunale potesse convergere su questa decisione, come poi avvenuto. Questo significa che Parma vuole avere Don Ciotti fra i suoi concittadini e, soprattutto, che si vuole ispirare ai principi di vita e ai valori che rappresenta. È una persona che ha dedicato la vita a coloro che sono stati messi ai margini dalla società e alle vittime innocenti di ogni sopruso, con uno sguardo – da quando è nata Libera – particolare ai temi della criminalità organizzata e alla tutela della legalità. Sono valori attorno a cui Parma si riunisce e su cui vuole costruire il proprio futuro. La Cittadinanza onoraria significa non solo accogliere Don Luigi in una grande comunità, ma anche condividere un patrimonio di valori non negoziabili”.
“La lezione di Don Ciotti è che la lotta alle mafie non inizia nei tribunali, ma nella cultura quotidiana. Nelle parole che scegliamo. Nei silenzi che interrompiamo. Nelle storie che decidiamo di non lasciare indietro. Ecco perché oggi, dando la cittadinanza onoraria a Don Ciotti, Parma non compie solo un atto simbolico. Afferma una scelta di campo. Afferma che la legalità non è una cornice vuota, ma un contenuto vivo, che si costruisce giorno dopo giorno. Che richiede attenzione, cura, fatica. E anche memoria” commenta Francesco De Vanna, Assessore ai Lavori Pubblici e alla Legalità. “Ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie è un atto politico nel senso più alto: vuol dire tenere aperta una ferita per non permettere che diventi abitudine. Vuol dire ribadire che la giustizia non è mai comoda. Che la legalità non è mai neutra. Che stare zitti, spesso, è già una forma di complicità. Grazie Don Luigi, grazie per averci insegnato che anche un nome può essere un gesto di resistenza. E che non serve essere eroi per fare la cosa giusta: basta scegliere di farla. Ogni giorno”.
Don Luigi Ciotti: “Il primo pensiero è la gratitudine verso la città di Parma per questo riconoscimento che non viene dato tanto alla mia persona, ma a un “noi” che rappresento col Gruppo Abele e con Libera. Vorrei sottolineare l’importanza delle città che sono sempre “tessuti emotivi”: noi dobbiamo sapere cogliere le città dalle sue emozioni, dai vissuti e dai racconti. Dobbiamo, soprattutto, augurarci che cresca il desiderio della “città del noi”: in ogni città c’è una “città dentro la città”, che non fa tanto rumore, fatta di persone che sono fortemente impegnate e che ogni giorno si spendono per raccogliere le fragilità di altre persone, per essere al servizio della comunità. Credo che dobbiamo essere cittadini che si assumono sempre di più la loro parte di responsabilità, perché ci sono troppi “cittadini a intermittenza”, a seconda dei momenti e delle emozioni: abbiamo bisogno di essere più, tutti insieme, cittadini responsabili e, soprattutto, essere sempre delle anime pensanti e desideranti, coltivando quelle modalità per includere le persone che fanno più fatica, per non dimenticarci che gli altri sono il termometro della nostra umanità”.
† Chiesa e omosessualità: è Paolo, e non Gesù, a dettare la linea (di Andrea Marsiletti)
Don Ciotti e Parma
Parma è da anni protagonista di un percorso virtuoso di impegno per la legalità, che si traduce in azioni concrete, culturali e sociali: progetti educativi come “conCittadini con Legalità”, che coinvolge centinaia di studenti attraverso il teatro, la memoria e l’impegno civile; la Cena della Legalità, evento simbolico e comunitario promosso da Libera e sostenuto dal Comune e da Avviso Pubblico; iniziative artistiche e memoriali come il murales dedicato a Falcone e Borsellino inaugurato al Centro Giovani Montanara; il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, per restituire alla collettività risorse sottratte alle mafie.
Non solo, nel 2022, è stato sottoscritto il protocollo di intesa tra Comune di Parma ed il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Parma per “il monitoraggio e controllo delle misure di sostegno economico, finanziario, e di investimento previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. Un modo per garantire tutte le misure opportune per tutelare gli interessi finanziari dell’Unione Europea e l’utilizzo dei fondi del PNRR da parte del Comune di Parma in modo conforme al diritto dell’Unione ed a quello nazionale, con particolare riguardo alla prevenzione, individuazione e rettifica delle frodi e dei casi di corruzione e dei conflitti di interesse.
Don Luigi Ciotti ha ispirato generazioni di cittadini e istituzioni con la sua instancabile azione educativa e sociale. Attraverso Libera, fondata nel 1995, ha creato una rete che oggi unisce oltre 1600 realtà associative in Italia e all’estero, dando voce e strumenti alla società civile nella battaglia contro mafie, corruzione e diseguaglianze.