La CGIL di Parma e il Coordinamento Donne CGIL Parma esprimono solidarietà e apprezzamento al sindaco Pizzarotti per aver firmato gli atti di riconoscimento di quattro bambini nati nella nostra città all’interno di coppie omogenitoriali (LEGGI).
La registrazione dei figli di coppie omosessuali è infatti una misura di civiltà che tiene conto dell’interesse esclusivo del bambino, e non si pone affatto in contrasto con questo, come pretenderebbe il gesto di Forza Nuova che nottetempo ha bollato il sindaco di “omofollia” con uno striscione lasciato davanti a casa sua (LEGGI).
Secondo CGIL e Coordinamento Donne CGIL Parma questo atto rappresenta un importante segno di attenzione verso i diritti dei minori come bambini oltre che come persone, tanto più necessario in un’epoca in cui la realtà della società civile ci pone davanti a responsabilità che non possono essere ignorate.
Se vogliamo cambiare davvero il nostro Paese dobbiamo cominciare proprio dai diritti di tutte le persone, senza distinzioni o discriminazioni di sorta.
In questo clima di insofferenza e odio nei confronti di tutte le minoranze, è importante che da Parma parta un messaggio di grande responsabilità: scegliere concretamente da che parte stare, se tutelare gli interessi dei minori e delle loro famiglie o abbandonarli alle politiche miopi di un governo senza coerenza e senza anima.
CGIL di Parma e il Coordinamento Donne CGIL Parma
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Lo striscione appeso davanti a casa del Sindaco di Parma nella notte dai militanti di Forza Nuova è ignobile e va condannato per più di una ragione.
Primo per le modalità intimidatorie da controllo “sotto casa” che richiamano una repellente prassi da “ventennio” indegna della democrazia e di qualunque quadro di diritti che aspiri ad una legittimità costituzionale. Secondo perché il Sindaco comunque rappresenta la Città e questa modalità è quindi uno sfregio alla collettività intera a prescindere dalle opinioni diverse che sono state espresse in questi giorni. Terzo, ma non meno importante, perché lo striscione è volgarmente offensivo e oltrepassa il confine della intolleranza considerando poi che qui si parla soprattutto di bambini e di unioni che la nostra comunità ha sempre il dovere di tutelare offrendo la dovuta serenità nei contesti familiari o di convivenza che siano. Quarto perché così facendo si riduce un dibattito in cui le sensibilità nel quadro democratico sono legittimamente differenti, ad una lite con toni da stadio, in cui anche le posizioni di chi non è d’accordo con i provvedimenti del Sindaco finiscono per essere vittima della strumentalizzazione propagandistica di un gruppo di estremisti di destra.
Esprimiamo quindi massima solidarietà al Sindaco, alla sua famiglia anche essa coinvolta da questo vile atto, e alle persone e ai bambini coinvolti dalla vicenda.
Esprimiamo inoltre la speranza che il dibattito su un tema di coscienza tanto delicato quanto importante si mantenga nel segno della civiltà e del rispetto delle differenze e delle differenti sensibilità.
Segreteria cittadina PD Parma
Gruppo consigliare PD Parma