Il lupo 2.0? Si aggira su Internet. Ed è insidioso quanto il lupo che vive sui monti. Perciò occorre stare in guardia. E, per difendersi dai cyberbulli, la favola può essere uno strumento educativo divertente e prezioso. Ieri come oggi. Da questa idea nasce “Favole in wi-fi. Esopo, oggi”, opera del giornalista e docente parmigiano Christian Stocchi, pubblicata da Einaudi Ragazzi: il libro sarà presentato domenica 29 gennaio alle 17,30 alla libreria Feltrinelli di via Farini.
Il volume presenta 75 narrazioni, alcune lunghe quanto un tweet, illustrate da Aurora Cacciapuoti. Dall’uso dei social network fino alle dipendenze da tablet e smartphone, tanti sono i temi trattati dalle favole del libro, spesso ispirate a fatti di cronaca.
Nel corso della presentazione, Stocchi, che ha pubblicato nel 2012 il Dizionario Bur della favola antica, svelerà a bambini e adulti molte curiosità che collegano le favole con i fumetti, i film e i cartoni animati: qual è, ad esempio, il segreto alla base delle saghe dei licantropi? Perché i gatti sono entrati nelle favole solo in epoca moderna? Perché nei cartoni animati di oggi gli animali temibili delle favole fanno ridere? Perché, soprattutto, gli animali di Esopo possono essere protagonisti nel mondo di Internet?
Insomma, quello della favola è un linguaggio eterno. Perché, come sosteneva il latinista e padre costituente Concetto Marchesi, <le storie raccontano cose che accadono, se mai, una volta sola; le favole raccontano cose che accadono sempre>.