Cibus & media, Gabriella Corsaro (Pd): “Il reale al femminile è più di un anacronistico canone estetico”

SMA MODENA
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A nome dell’intera maggioranza, qui in consiglio, questa comunicazione vuole riaffermare che il reale al femminile è molto più che canoni estetici superati dalla storia e dall’etica e dalla verità delle persone.

Talune strategie di marketing e comunicazione continuano con la reificazione di corpi umani e con la bellezza intesa secondo canoni unilaterali ed esclusivamente estetici.

Di tale scelta “facile” si è avuta prova anche all’importante evento fieristico della città che ha coinvolto in attività promozionale ragazze e ragazzi chiamati a un rispettabilissimo e professionalizzato lavoro ma portati alla ribalta dai media solo per l’avvenenza fisica.



E qui vi è un’ulteriore riflessione: degli steward si tace e delle sole hostess si fa menzione trasformandole in attrazione, quasi unica ragione per andare all’evento più straordinario delle fiere di Parma.

La gravità ovviamente sta nel fingere che un “costume” ormai ampiamente superato anche dalle più attente strategie di marketing non sia invece una intollerabile “nota di colore” che svilisce le persone.

Cibus meritava di più, meritava che con le eccellenze imprenditoriali, le innovazioni si raccontasse dignitosamente l’opportunità di lavoro offerta a tanti giovani (donne e uomini).

L’evento fieristico ha avuto numeri eccezionali che confermano la crescita in termini di bayer e fruitori nazionali e internazionali e come dice il presidente Mosconi è un successo che va oltre i numeri, poiché racconta il clima di apprezzamento per gli oltre 3000 brand del made in italy dell’universo del food. Un risultato per il quale ringraziamo il managment a cui rivolgiamo l’invito a fare di Cibus anche un mezzo per veicolare con forza pure messaggi per la parità di genere.

A tanta eccellenza occorreva corrispondere con scelte giornalistiche e di comunicazione più rispettose della realtà. Così non è stato e abbiamo avuto brutte storture comunicative come scelta editoriale e dunque, ahinoi, culturale.

Si fa presto poi a dar spazio solo al disappunto per le “foto di rito con le istituzioni” composte unicamente da uomini.

Ma qui vi è da far chiarezza: legittimo batterci perché i ruoli apicali tutti siano affidati a un maggior numero di donne ma senza smarrire che i “ruoli e la funzioni” non hanno genere. La presidente della comunità europea così come il sindaco, la presidente del governo al pari del presidente delle fiere, il prefetto come la ministra sono rappresentanti di una comunità a prescindere dal fatto che si tratti di una donna o di un uomo.

Gabriella Corsaro, consigliera comunale Pd