
22/01/2009
h.18.30
Per la sezione “cinema e storia” del programma del Giorno della Memoria, realizzata dall’Istituto storico della Resistenza in collaborazione con Comune e Provincia di Parma, Associazioni Anpi, Alpi, Anpc, Anppia, Aned, Comunità ebraica e Solares Fondazioni delle Arti, il Cinema Edison d’essai propone due serate di proiezioni e dibattiti: venerdì 23 gennaio, alle 21.15 è in programma Ritorno indesiderato. Campo di concentramento di Mauthausen, video-documentario realizzato nel 1986 per il Memoriale del lager di Mauthausen dal Ministero degli Interni austriaco.
Introducono il documentario Marco Minardi dell’Isrec e Andrea Palazzino di Solares Fondazione delle Arti: prima della seconda guerra mondiale, il nome di Mauthausen, sconosciuto fuori dall’Austria, non indicava altro che un pacifico villaggio, situato sulle rive del Danubio a circa 22 km da Linz.
Ai primi di agosto del 1938 un contingente di deportati prelevati da Dachau iniziò la costruzione del campo, a 5 Km dal villaggio, e nell’autunno del 1939 si poté dare avvio allo sfruttamento intensivo della cava, impiegando la manodopera a bassissimo costo dei deportati.
La sua “scala della morte” di 186 gradini fu testimone di crimini inenarrabili e di un tremendo martirologio. Nella stessa occasione verrà proiettato Un treno per Auschwitz.
Giornata della memoria 27-31 gennaio 2008, video-documentario sull’esperienza ad Auschwitz di un gruppo di studenti di Parma e provincia, realizzato dagli studenti dell’Istituto d’Arte “Paolo Toschi” e prodotto da Comune e Provincia di Parma e Isrec.
Il secondo appuntamento è per martedì 27 gennaio, data ufficiale del “Giorno della memoria”, in cui all’Edison d’essai viene proiettato il film Negozio al corso, diretto nel 1965 da Jan Kadar e Elmar Klos. Tratto dal racconto La trappola di Ladislav Grosman, che lo sceneggiò con i due registi, il film è il tentativo di cogliere le radici quotidiane dell’antisemitismo negli interessi spiccioli e nel modo di pensare.
Nel 1965 vinse l’Oscar come miglior film straniero. La visione di Negozio al corso è introdotta e commentata da Carla Cavazzi, icercatrice dell’Istituto storico della resistenza e dallo storico Massimo Giuffredi.