
27/10/2011
Al termine del pesante ko subito a San Siro contro il Milan, mister Franco Colomba analizza la sconfitta in questi termini. “Non siamo scesi in campo rinunciatari o con la testa già al Cesena. Lo testimonia il fatto che per mezz’ora i nostri avversari non sono riusciti a esprimersi come volevano. Purtroppo con il micidiale 1-2 subito in due minuti, la partita ha cambiato volto.
Quella che era una gara fatta di ripartenze e rapidità, per questo impostata inizialmente con la coppia Valdes-Giovinco, si è trasformata in una gara di costruzione. Con tutti i rischi del caso quando devi giocare in casa di una grande e hai l’obbligo di provare a rimontare. Ne è uscita una goleada purtroppo, anche se nel secondo tempo siamo rientrati bene dall’intervallo.
In match come questi è giusto provare a inserire 2 o 3 giocatori diversi. Da loro ho visto anche buone cose. Crespo sta recuperando la condizione migliore, con lui non c’è nessun problema. Incontrare in trasferta il Milan – conclude mister Colomba – in infrasettimanale dopo una sconfitta interna come quella con l’Atalanta non era facile. Ora guardiamo al Cesena, sono fiducioso perché a San Siro ho visto che fino alla fine la squadra ha provato a reagire”.
Invertire la rotta. Per l’Amministratore delegato del Parma Pietro Leonardi questa è l’unica cosa da fare dopo la sconfitta contro il Milan a San Siro: “Abbiamo perso, questa è l’unica certezza. La squadra non era distratta e non stava pensando a Cesena. Avevamo iniziato bene ma poi abbiamo perso, ed è ora di cambiare rotta perché siamo stanchi di fare le passeggiate in partite simili. Non va bene in questo modo. Non voglio parlare degli arbitri, sarebbe come attaccarsi al nulla.
Era giusto perdere e dobbiamo invertire questa tendenza in cui sembra quasi che ci rassegnamo prima di finire la partita. E’ di certo anche colpa mia che ho allestito questa squadra, se ci sono questi limiti. Queste gare si affrontano giocando in modo indisponente, inasprendo i contrasti e tutti i fattori possibili, incluso lo stadio. Se noi ci accontentiamo sarà un film già visto. Inoltre paghiamo partite come quella con l’Atalanta, in cui facciamo bene ma si puniscono i giocatori solo per il risultato.
Io chiedo ancora una volta a tutta la comunicazione parmigiana di parlare della sofferenza che dovremo passare per conquistare questa salvezza, perché si sta parlando di tutto tranne che dell’obiettivo. Si parla di altro e non di quanto si fa in campo. Dobbiamo salvarsi e farlo soffrendo: quella di stasera ne è la prova.
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