Commento alla 33 giornata di serie A (di Gianni Bandiera)

SMA MODENA

Mancano cinque partite alla fine del campionato di serie A. Se non siamo ancora al momento del consuntivi forse è iniziata la stagione dei rimpianti.
I rimpianti nel calcio, come nella vita, servono a poco a meno che non si vogliano mettere a frutto per evitare errori nel futuro.
Le inseguitrici della capolista Juventus stanno facendo mea culpa analizzando le giornate in cui hanno perso punti importanti.

L’operazione di cui sopra non ha molto senso. La squadra che si aggiudicherà il titolo sarà quella che avrà totalizzato più punti e se questa è una frase lapalissiana è l’unica realtà che conta. L’Atalanta ad esempio ha dilapidato punti preziosi con squadre che ora navigano nella parte bassa della classifica. Ma all’epoca non aveva la consapevolezza che ha acquisito giocando partita dopo partita. Stessa sorte tocca all’Inter che approfittando del mezzo passo falso della Juve torna al secondo posto. Anche qui rimpianti. La vittoria dell’Inter di ieri sera in quel di Ferrara condanna la squadra di casa alla probabilissima retrocessione. Complimenti alla gloriosa SPAL per avere vissuto tre anni e una bella esperienza nella massima serie.
La Lazio invece ha perso la condizione fisica e la mentalità che aveva prima del Lockdown non andando oltre un sudato pari a Udine.
Se la Juve perderà lo scudetto la Torino bianconera vivrebbe una tragedia sportiva. I punti di vantaggio sono sei sull’Inter. Due punti in tre partite sono un ruolino che preoccupa anche per il modo in cui sono stati maturati. Il gioco arriva a sprazzi, la difesa è un colabrodo e se questo è un campanello di allarme in campionato grida ancora più veemente in vista della prossima Champion’s che ripartirà ad Agosto. Il Sassuolo è squadra che fa del ritmo il suo culto e anche in questa occasione il doppio vantaggio bianconero, manna celeste nel DNA della squadra, non è servita a reglare i tre punti ai bianconeri.
Lunedi sera ci sarà il match tra Juve e Lazio che fino a poche settimane fa era visto come la partita scudetto mentre ora è l’ultima possibilità per le inseguitrici di inserirsi in un discorso che non sembrava neppure ipotizzabile.
Del resto anche i numeri ci danno la temperatura dell’annata. La Juventus ha meno dieci punti rispetto a quella dello scroso anno a guida Allegri. La Lazio è a più 17, l’Inter a più 7 e l’Atalanta a più 14. Ecco qui il motivo di un campionato ancora aperto.
In coda detto della Spal la lotta riguarda il Lecce e il Genoa. La vittoria del Torino con il goleador Belotti contro i genoani ha allargato lo spread mettendo i granata in una situazione più serena. Domenica Genoa e Lecce si troveranno di fronte in un vero e proprio spareggio salvezza.
Il Parma perde a Milano contro un Milan in grande forma, e saluta le residue velleità di rientrare in un posto europeo . La Roma e lo stesso Milan sono ormai accreditate ai due posti che restano per l’Europa League (il Napoli se lo è aggiudicato vincendo la Coppa Italia).

(Non me ne voglia il direttore se rubo questo spazio al giornale, ma devo fare i complimenti all’amica Roberta che giocando contro nove uomini si aggiudica il torneo di Fantacalcio seminando i secondi a -20 a cinque giornate dal termine)

Alla prossima,

Gianni Bandiera