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07/08/2010
«Dalla risposta scritta del Sottosegretario all’Economia On. Sonia Viale alla mia interrogazione relativa al congelamento di due delle tre sezioni di Parma della Commissione Tributaria Regionale, si evince che a fronte di un risparmio di circa 30.000 € annui, con la chiusura delle due sezioni si determinerebbero necessariamente maggiori costi a carico delle categorie dei ricorrenti (enti impositori, professionisti, contribuenti) i quali saranno costretti a recarsi presso la sede di Bologna; stessa sorte toccherebbe ai fascicoli delle pratiche che dovrebbero essere trasferiti unitamente al personale».
Questa la dichiarazione dell’On. Carmen Motta in esito alla risposta del governo alla sua interrogazione sul congelamento di due delle tre sezioni di Parma della Commissione Tributaria Regionale per l’Emilia-Romagna.
«Il presidente della Commissione Tributaria Regionale per l’Emilia-Romagna, organo deputato a disporre la temporanea disattivazione delle sedi distaccate, ha ritenuto che dalla chiusura di tali sezioni risulterebbero benefici superiori rispetto agli oneri a carico della collettività».
«Tuttavia il ministero ha precisato che il numero delle sezioni della Commissione Tributaria Regionale è stabilito con decreto ministeriale e che, qualora nel corso del 2010 dovessero emergere nuovi e diversi elementi di valutazione, potrebbe adottare provvedimenti che rivedano la situazione attuale. Attualmente ciò che tuttavia dovrebbe fare il governo è implementare l’organico delle sezioni di Bologna che evidentemente non è sufficiente per evadere le pratiche pendenti senza penalizzare la sezione distaccata di Parma. Di fronte a questa posizione del ministero ritengo che tutte le istituzioni cittadine debbano impegnarsi affinché venga adottata la soluzione più logica e valida per gli utenti: mantenere a Parma il numero di sezioni indispensabili per un efficiente funzionamento della Commissione Tributaria».