Corradi risponde a Garbi

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14/09/2010
h.14.50

Con dichiarazione riportate sulla stampa locale, il Segretario Provinciale del PD di Parma, Roberto Garbi, ha attaccato la Lega Nord accusandola di difendere gli interessi della “casta” dei politici, ed al contempo di disinteressarsi dei problemi del territorio.
Per Corradi: “In casa PD sono messi talmente male da confondere il giorno con la notte. Il Consigliere Regionale Garbi accusa la Lega Nord di difendere i privilegi della “casta dei politici”, ma non spiega come mai nella scorsa legislatura regionale Lui abbia usato l’auto blu per il 57,89 % dei viaggi da Bologna a Parma, mentre il sottoscritto solo per 1,32 % (il mese in cui avevo una gamba ingessata…….. ma andavo ugualmente in Consiglio Regionale).
Il PD solo ora si accorge di non gradire l’attuale legge elettorale (del 2005), che è la stessa con cui vinse le elezioni Romano Prodi (nel 2006), governando disastrosamente l’Italia fino al 2008.
Caro Garbi, se la legge elettorale è così indigesta al PD, perché non avete introdotto modifiche nei due anni in cui eravate maggioranza di governo con Prodi ?
Sbaglio nel pensare che una volta vinte le elezioni nel 2006 il tanto criticato sistema elettorale vi è apparso subito bello e simpatico?
Da ultimo, il “fantasioso” Garbi accusa la Lega Nord di essere lontana dal territorio e dalla gente, parole che dimostrano come i rappresentanti del PD abbiano l’abitudine di non mettere il naso (……forse perché molto lungo) al di fuori delle segrete stanze dei loro palazzi; infatti, non passa settimana senza manifestazioni o gazebi della Lega, e le nostre sezioni si stanno diffondendo su tutto il territorio provinciale, ma loro tutto questo non lo vedono….. evidentemente per il PD si può coniare l’adagio: “ non vi è miglior cieco di chi non vuol vedere”.
 
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15/09/2010

Il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Garbi ha rilasciato la seguente dichiarazione in risposta all’attacco del consigliere della Lega Nord Corradi.
“Dobbiamo aver toccato un nervo scoperto evidenziando pubblicamente come la Lega ultimamente non perda occasione per difendere la casta e i suoi privilegi, tanto che il consigliere Corradi – non avendo evidentemente argomenti per difendere il proprio partito – ha scelto di attaccarmi finendo però clamorosamente fuori bersaglio. Come tutti sanno, infatti, io come tanti colleghi da cinque anni viaggio tra Parma e Bologna in treno: se serve, come ho già avuto modo di fare lo scorso anno, posso esibire l’abbonamento. Quando arrivo in stazione a Bologna, poi, utilizzo il taxi convenzionato di Cosepuri che la Regione mette a disposizione dei consiglieri così come deliberato dal’Ufficio di presidenza di cui fa parte lo stesso Corradi, avendo cura – tra l’altro – di non viaggiare mai da solo. Non ho doppi stipendi, non faccio missioni all’estero, non ho incarichi particolari in Consiglio, a differenza di altri pago le multe quando le prendo.
Svolgo il mio mestiere di consigliere, cercando di rappresentare al meglio il mio territorio. Capisco comunque che quando non si hanno risposte da dare può capitare di innervosirsi e di sbagliare bersaglio. Sul tappeto restano le questioni che ho sollevato, a partire dalle contraddizioni di una Lega a parole paladina dei territori che sostiene però una legge elettorale secondo cui i nostri rappresentanti in Parlamento non devono essere scelti dai cittadini, ma dai segretari di partito, che ha dimenticato per strada le promesse sulla riduzione del numero di deputati e senatori, in teoria federalista in pratica principale sostenitrice di un Governo che sta strozzando Comuni, Province e Regioni”.

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