Crisi Acque minerali nell’appennino parmense, Rainieri e Occhi (Lega): “La Regione solleciti cassa integrazione e piano di riorganizzazione”

Fabio Rainieri

“Non bastano più le rassicurazioni, la Regione solleciti l’elaborazione in tempi rapidi del piano di riorganizzazione aziendale e la corresponsione della cassa integrazione”. È quanto chiedono i Consiglieri regionali del Gruppo Lega Salvini Emilia-Romagna, Fabio Rainieri, Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed Emiliano Occhi, in una nuova interrogazione alla Giunta regionale sulla crisi aziendale di Acque minerali Spa che coinvolge i due siti produttivi dell’Appennino parmense a Masanti e Tarsogno.

“Dopo che a marzo ci eravamo mossi con alcune iniziative, compresa una precedente interrogazione, ed avevamo ricevuto notizie confortanti, non si sono più avuti concreti segnali incoraggianti, in quanto i lavoratori non hanno ancora ricevuto la cassa integrazione ordinaria concessa per nove settimane ed il piano di riorganizzazione non risulta ancora essere stato elaborato. Se non si risolvono queste due situazioni in beve tempo, diminuiscono le possibilità di risolvere la crisi di liquidità che ha portato Acque minerali Spa a chiedere il concordato in bianco – hanno aggiunto i Consiglieri leghisti – Fortunatamente la crisi economica dovuta all’epidemia centra solo fino a un certo punto con questa vicenda, perché continua la tendenza in aumento nel consumo di acqua minerale e quindi. Si tratta, ad ogni modo, di una partita delicata e fondamentale per salvaguardare il lavoro nelle valli del Taro e del Ceno che va anche oltre i 70 posti di lavoro complessivi in ballo ed alla quale la Giunta regionale deve dare assoluta priorità”.

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