
24/09/2013
h.17.00
Alla vigilia del match con l’Atalanta mister Donadoni suona la carica. Il Parma, alla ricerca della prima vittoria stagionale, è chiamato contro i bergamaschi, ad una prova tosta. Le prime indicazioni chieste al tecnico crociato dalla stampa oggi presente alla conferenza pre gara riguardano le ipotesi di turn over: “Si è possibile che qualcosa in questo senso ci sia – risponde mister Donadoni – Sto valutando”.
A chi gli chiede del mancato impiego di Gargano a Catania spiega: “C’è molto veleno in alcune dichiarazioni che ho sentito in queste ore in merito a questo e mi chiedo il perchè. Si discute di porte aperte e chiuse. Se due giorni alla settimana gli allenamenti possono essere chiusi, negli altri qui l’accesso è libero. Bastava venire prima della partita con il Catania per accorgersi che Gargano si era allenato poco o nulla. Invece nessuno lo ha fatto. Come bastava farmi questa stessa domanda che solo ora invece mi viene posta, già domenica, subito al termine della gara. Ci sarebbe stata una precisa risposta e si sarebbero evitate tutte le congetture che poi sono state fatte. Semplicemente – continua mister Donadoni – Gargano non è al meglio”. “Ma anche alla vigilia della partita con la Roma nella conferenza pre gara non era stato fatto alcun accenno a tale situazione” – gli si ribatte – . Mister Donadoni allora riprende: “Perchè c’era il dubbio e la speranza di poterlo recuperare ed era anche legittimo non parlarne apertamente e non concedere magari vantaggi. Ma che stava facendo lavori differenziati, non era certo un segreto. Anzi, al contrario era facilmente accertabile… Comunque, ora in vista dell’Atalanta lo voglio valutare bene. Sta meglio ma non è ancora al 100%”.
La conferenza si sposta poi sulle condizioni di Obi: come sta? “Non ha ancora l’intera partita nelle gambe. Per me ora ne ha solo un tempo. Ma il suo esordio domenica è stato importante anche se forse condizionato psicologicamente da un paio di palloni persi. E’ un giocatore che ha grande voglia di fare e che gradualmente va portato al ritmo-gara”.
Amauri domenica ha giocato 90 minuti invece e speso molto: “Sono orgoglioso di come ha lottato. Mi è piaciuto molto per tutto il match. Sto valutando la sua condizione fisica. Con l’Atalanta c’è bisogno di energie fresche”.
Si torna a parlare della sostituzione di Cassano: “Anche a tal proposito ho sentito molte discussioni. Perchè a fine gara mi si chiede solo del suo cambio e non anche degli altri? Secondo lei – chiede a chi gli ha rivolto poco prima la domanda – perchè l’ho sostituito? La risposta è, in sintesi, questa: “Perchè forse come noi anche lei era deluso del suo rendimento….” L’ho sostituito semplicemente per due motivi – spiega mister Donadoni: perchè non stava rendendo per quello che è il suo potenziale e perchè ho pensato alla partita di domani. Nel parlare di cambi poi vorrei che ci fosse anche maggior considerazione per tutti quei giocatori che subentrano e che lavorano duramente durante la settimana. In generale per me il pari di Catania è positivo: c’era tensione da parte delle squadre ma nel complesso il Parma ha fatto di più degli avversari. Se si parla poi di episodi, rigore o no quello su Amauri era comunque un fallo su una chiara situazione da gol.. A Catania siamo andati non per pareggiare ma per vincere è ovvio, ma la squadra secondo me ha dato una grande prova di carattere e domani sera vorrei rivedere in campo la stessa grinta. Sono fiero di allenare questo gruppo”.
Che valenza può avere dopo quattro partite senza vittorie, la gara con l’Atalanta: “E’ una partita in cui i punti – commenta il mister – diventano importanti. Estremamente. Ma l’ossessione del risultato non deve condizionare la nostra prova. Può essere alla fine controproducente. L’Atalanta è una squadra che sarà più improntata al ripartire che alla costruzione del gioco ed ha caratteristiche per sfruttare bene le ripartenze. Dovremo essere diligenti nel leggere bene ogni situazione e avere lo stesso spirito e la stessa grinta di domenica”.