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22/11/2010
h.12.10
Due giorni di iniziative per rendere omaggio alla memoria di Giancarlo Rastelli, medico parmigiano noto in tutto il mondo per le sue ricerche e le sue scoperte sulle malattie cardiovascolari, che gli valsero tre medaglie d’oro a Washington, la doppia cittadinanza italiana-americana e la denominazione di Rastelli I e Rastelli II alle sue due tecniche operatorie, riportate in tutte le cartelle cliniche e su tutti i testi di cardiologia e medicina del mondo.
L’Associazione medici cattolici italiani di Parma (AMCI), nell’intento di ricordare questa nobile figura alla città, al mondo universitario e sanitario, ha deciso di intitolare la sezione cittadina a Giancarlo Rastelli, dando vita a due momenti commemorativi, realizzati anche grazie alla collaborazione dell’Associazione Amici di Giancarlo Rastelli, e al patrocinio dell’Agenzia alle Politiche per la Salute del Comune, dalla Provincia e dall’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Parma.
Il primo momento commemorativo si terrà venerdì 26 novembre, alle 19, con la solenne concelebrazione della santa messa presieduta da monsignor Enrico Solmi nella chiesa di San Rocco (via Università 10), e il secondo si svolgerà sabato 27 novembre alle 9 nell’Auditorium del Carmine (via Eleonora Duse 1) con la cerimonia di intitolazione. Questo appuntamento vedrà la partecipazione di Luigi Ippolito, presidente della sezione cittadina dell’Amci, del sindaco Pietro Vignali, del presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, del presidente dell’Ordine dei medici di Parma Tiberio D’Aloia, del segretario nazionale Amci Franco Balzaretti e di Ermanno Pavesi, segretario della Federazione italiana associazione medici cattolici.
L’incontro sarà suddiviso in quattro interventi, denominate “la città”, “la famiglia”, “la professione” e “la fede”, illustrati rispettivamente dal giornalista Giorgio Torelli, la figlia Antonella Rastelli, dal professor Umberto Squarcia e da don Raffaele Sargenti, assistente ecclesiastico dei medici cattolici. L’appuntamento sarà moderato da Chiara Franzini e Almerico Novarini.
LA STORIA DELL’AMCI DI PARMA
Nata spontaneamente nel 1948 per iniziativa autonoma di una quindicina di soci fondatori, la sezione di Parma dell’Amci viene regolarmente costituita nel 1952, con l’elezione del primo presidente, il professor Michele Bufano. Nel 1958 gli succede il professor Francesco Vozza, che resterà in carica fino al 1965. Nelle successive elezioni vengono eletti Luigi Migone, Mario Passeri, Almerico Novarini, Giorgio Cocconi e Luigi Ippolito. L’associazione intende perseguire in modo particolare la formazione permanente del medico in ambito spirituale ed etico, promuovendo studi, incontri e ricerche tese alla umanizzazione della medicina ed alla promozione dello spirito di servizio.
LA BIOGRAFIA
Giancarlo Rastelli è nato a Pescara il 25 giungo 1933 da Vito Rastelli, giornalista, e da Bianchi Luisa, maestra elementare, entrambi parmensi. Dopo una breve permanenza a Reggio Emilia, a Roma e a Sondrio, si trasferì a Parma con i genitori e la sorella minore Rosangela nel 1945. Ha frequentato il Liceo classico Romagnosi, conseguendo la maturità nel 1951. Ha poi frequentato la Facoltà di Medicina dell’Università di Parma dove si è laureato con 110 e lode il 17 luglio 1957.
Durante gli anni del liceo e poi all’università ha frequentato la Comunità dei Gesuiti di San Rocco, diventando congregato mariano. L’educazione e la formazione spirituale di quegli anni saranno fondamentali per la sua breve ma luminosa vita e carriera professionale. La sua intima vocazione è stata quella del ricercatore, e nel 1961, con una borsa di studio della NATO, approdò negli Stati Uniti e poi alla Mayo Clinic (Rochester, Minnesota), dove ha sede uno dei centri più prestigiosi della ricerca medica.
In pochi anni raggiunse la posizione di direttore della ricerca cardiovascolare della Mayo Clinic, avendo ottenuto riconoscimenti internazionali per le sue ricerche sulla classificazione del Canale A-V e per un nuovo tipo di intervento cardio-chirurgico nei casi di trasposizione dei grandi vasi.
Le tappe della sua carriera medico-scientifica in un ambiente ideale per la ricerca, come la Mayo Clinic, furono “folgoranti”, e in pochi anni, giovanissimo, diventò uno dei nomi più celebri e conosciuti nel campo della cardiologia e cardiochirurgia infantile e degli adulti.
Si sposò il 10 agosto del ’64 con Anna Anghileri, che aveva conosciuto sui campi di sci di Bormio. Nel luglio ’65 nacque Antonella Rastelli.
Rastelli si ammalò (per cause di servizio) nel ’64, di ritorno dal viaggio di nozze. Mori il 2 febbraio del’70 a Rochester Minnesota. L’anno dopo ottenne il premio Missione del Medico della Carlo Erbal con queste parole e motivazione: “Un santuario di nobili opere, di eccelso ingegno, di carità sociale”. Nella primavera del 2005, per volontà dell’allora vescovo di Parma, monsignor Cesare Bonicelli, è stato avviato il processo di beatificazione.
LE DICHIARAZIONI
“Giancarlo Rastelli ci ha lasciato un’impronta straordinaria a livello scientifico ed etico, motivo per cui le istituzioni devono impegnarsi per rendere indelebile la memoria di chi ha contribuito, con le sue ricerche, a salvare tante vite umane”, spiega il responsabile dell’Agenzia alle Politiche per la Salute, Fabrizio Pallini.
“Con l’intitolazione della nostra sede a Rastelli, vogliamo ricordare una figura poliedrica e innovativa, che ha saputo coniugare aspetti scientifici e di fede”, aggiunge Luigi Ippolito, presidente dell’Amci, sezione di Parma.
“Giancarlo Rastelli è stato uno scienziato nel vero senso della parola”, sostiene Aldo Agnetti, dell’Associazione Amici di Giancarlo Rastelli, mentre Mariangela Dardani (vicepresidente Amci di Parma) ha ringraziato l’Ordine dei Medici e le istituzioni per l’appoggio alla due giorni.