E per fortuna che la comunicazione doveva essere il punto di forza dell’amministrazione Vignali!

30/03/2011

La scorsa settimana avevo manifestato non poche perplessità sull’efficacia della comunicazione dell’opposizione in Comune a Parma (leggi), dubbi confermati dal sondaggio di Monitor che, dopo tutto quello che è successo in questi mesi, attesta il gradimento di Vignali pari al 60%, 14° sindaco più amato in Italia.
Come se non bastasse pochi giorni fa è arrivata la batosta del Tar dell’Emilia Romagna che ha respinto il ricorso della minoranza sulla nomina dei revisori dei conti, un errore clamoroso che ha portato sui giornali e sulle locandine di tutta la città titoli del tipo “Revisori dei conti, il Tar dà ragione al Comune”, andando di fatto non dico a cancellare, ma a sovrapporsi nella testa dell’elettorato alla notizia delle dimissioni revisori dei conti del mese scorso di ben altra portata.
Ma “se Atene piange, Sparta non ride“. E neppure questa volta condivido le valutazioni dell’opposizione che sostiene che grazie all’utilizzo dei media e all’immagine Vignali riesce a sopperire alle proprie mancanze, perchè ritengo che la comunicazione sia, al contrario, il punto debole dell’amministrazione comunale, e non certo per la qualità dei professionisti incaricati ma per l’impostazione di fondo ad essa data dalla giunta.
E’ una comunicazione bulimica che ogni giorno sforna una decina di comunicati stampa ai quali è attribuita la stessa importanza in modo indifferenziato quasi il loro scopo sia quello di essere emessi e di riempire le pagine dei siti e dei giornali e non rendere noti le iniziative vere del Comune, le priorità e il significato della propria azione amministrativa.
Questa raffica di comunicati crea assuefazione e confusione al punto che il lettore fa fatica a distinguere se la notizia è di interesse o marginale, ma anche se essa è reale o solo un titolo sulla Gazzetta di Parma. E’ evidente che tutto ciò non produce alcun risultato politico positivo ed è pure controproducente perché con una “notizia” che cancella l’altra se va bene nel giro di 24 ore, nulla rimane, tutto viene disperso e annacquato… non potrebbe essere diversamente se l’inaugurazione di un’aiuola pubblica spazza via dai giornali un progetto da 50 milioni di euro a cui non viene data continuità informativa. E neppure valore considerati i continui rilanci che sono l’altra peculiarità negativa della comunicazione del Comune perchè svilisce i risultati raggiunti generando nell’elettorato un perenne senso di ansia, precarietà e incompletezza. Se sei tu il primo a non dare valore a quello che fai perché mai dovrebbero darglielo gli altri?
Così anche gli addetti ai lavori penso oggi farebbero fatica a caratterizzare l’amministrazione Vignali. Il sindaco di Verona Flavio Tosi è quello della sicurezza, il sindaco di Firenze Matteo Renzi è quello che vuole rottamare il PD e la vecchia politica… su Vignali non è semplice raccogliere le idee. Neppure mettersi in testa le iniziative più importanti. Al di là delle scelte infelici dei nomi e irritanti nel loro modernismo inglesista, quanti parmigiani pensate sappiano cosa sia l’“housing sociale”, il “Welfare Comunity Center”… ma anche il Quoziente Parma? Più di 5, 10 parmigiani su 100 ad essere generosi? Secondo me no.
E se riesci a fare sedimentare poco o nulla di ciò che realizzi, è chiaro che metti a rischio la tua rielezione… perché, come dice Albert Einstein, “ci sono i fatti, tutto il resto è comunicazione”. 

                                                                                    Andrea Marsiletti

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