Ecco l’orgia calcistica. Un tourbillon di palloni rotolanti che accompagnano il tifoso a tutte le ore.
È il calcio moderno, quello che sfrutta ogni ora possibile per raccattare pubblicità e denari.
Piace? Chissà.
La morale è che non esiste più la cara vecchia attesa, quella che ti faceva aspettare la partita della squadra del cuore con ansia e crescente attesa. Quando si andava a dormire la sera precedente, dopo una settimana di vuoto assoluto, in fiduciosa attesa.
Prendiamo le nuove regole con quel pizzico di amarcord e analizziamo l’attualità.
La giornata regala le vittorie delle grandi, o presunte tali: la Roma liquida il Frosinone con roboante 4-0. Il test contro la squadra al momento più fragile della serie A – un solo punto e zero goal al momento per i frosinati – arrivava al momento giusto. Impossibile, o quasi sbagliare, al netto della storia del pallone che rotola e che va dove vuole. Come dimostra il caso della Juve che impega mezzo tempo per liquidare il Bologna.
La Lazio sbanca Udine in un match teso con bellissima rete friulana.
Non emula i biancoazzurri il Milan che, nel posticipo di Empoli, si ferma. Ancora. Spiace vedere i rossoneri così malmessi. Manca la fortuna e la malizia delle squadre vincenti, perchè il gap tecnico contro l’Empoli doveva portare i tre punti. Così la vetta si allontana sempre più.
Torniamo alla vetta, appunto. Il Napoli liquida un Parma meno bello di quello visto a San Siro pochi giorni fa, ma qui la differenza l’ha fatta proprio la forza dei partenopei che, a differenza dell’Inter, sono una realtà consolidata. Il tre a zero riporta i gialloblu a una dimensione più confacente la realtà.
Domani si torna ancora in campo. E proprio domani ci saranno i big match di giornata: il derby di Roma alle 15 e Juve Napoli alle 18.
Lo scorso anno la Juve era già in modalità pilota automatico e ha perso all’ultimo respiro: Koulibaly al 93^.
Se il campionato italiano vuole tornare a ergersi a protagonista del calcio mondiale non può bastare l’arrivo di talenti quanto il bel gioco, battaglie combattute e ormai il tempo è maturo per vedere finalmente all’opera quello che si era sognato.
Da martedì tornano le coppe, e forse questo potrà sbaragliare ancora i pronostici.
Alla prossima
Gianni Bandiera