
28/03/2012
h.18.20
“Venerdì mattina sarò ospite di un convegno, organizzato dall’Ordine degli Architetti di Parma, intitolato ‘La città dimenticata’: sarà un dibattito, importante e fondamentale, sulla riqualificazione della città, in particolare sulla valorizzazione di risorse architettoniche sottoutilizzate o dimenticate”. Roberto Ghiretti, candidato sindaco di Parma Unita, parla di urbanistica, concentrandosi in particolare sui quartieri, soprattutto quelli in cui sorgono palazzi e condomìni: “La riqualificazione della città comincia dai quartieri – spiega -; quando diciamo ‘Chiudiamo i cantieri e apriamo i quartieri’, significa intervenire con azioni mirate per innalzare la qualità della vita dei residenti. Non solo i contenitori prestigiosi vanno riqualificati, perché bisogna rivolgere l’attenzione anche al tessuto abitativo normale della città: è qui, infatti, che v ivono le persone. Bisogna quindi attuare continui interventi di qualità, perché è necessario prestare attenzione al valore abitativo, sociale e, perché no, estetico, di questi edifici”.
L’obiettivo non è solo dare dignità e funzionalità agli spazi comuni: “Va osservato che il 90% dei parmigiani vive in abitazioni inserite in condomìni – sottolinea Ghiretti -. Il Comune può e deve aiutare condòmini o singoli proprietari che vogliano intraprendere la strada della riqualificazione dei loro immobili; intendo in senso architettonico, strutturale, ma anche funzionale ed estetico. Il primo passo è favorire la nascita di associazioni di condòmini; in questo modo diventa più semplice fare qualità architettonica e urbanistica senza disperdere risorse ed energie in mille interventi e mille pratiche. E’ più facile per il cittadino, è più facile per il Comune”.
I modi con cui incentivare gli interventi sono innumerevoli: “Si devono fornire servizi di scala comunale di informazione e supporto, incentivando gli interventi attraverso forme di sconti tariffari concordati con i gestori di gas e elettricità (meno tu consumi, minore è la tua tariffa), inserendo gli interventi di riqualificazione energetica (cappotti esterni, tetti ventilati, sostituzione serramenti, ecc.) in un piano di riqualificazione generale sia del fabbricato, sia del sub-comparto (la strada, i servizi, il verde, i parcheggi, ecc.)”.
Lo spirito che sta alla base del progetto è semplice: “Se il privato fa la sua parte, anche il Comune farà la sua, in casi particolari anche con sconti sulle imposte comunali. Tali interventi hanno diverse finalità – conclude Ghiretti -: il miglioramento dell’aspetto architettonico dei fabbricati, l’incentivazione alla cura ordinaria degli stessi, il miglioramento della dotazione di parcheggi e aree verdi, pubblici e privati, e gli altri adeguamenti utili (sismico, impiantistico generale, di accessibilità ai disabili, fognario- depurativo, ecc…). Ci guadagna la città, ci guadagnano i singoli cittadini”.
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