Europa Verde: “Non dimenticare gli errori fatti nell’area vasta di Viarolo”

di AndreaMarsiletti2

In occasione del voto in Consiglio comunale sulla parziale messa in sicurezza della cosiddetta area vasta di Viarolo, per Europa Verde è necessario non dimenticare come si è arrivati a questa situazione, anche per non ripetere errori simili in futuro.

Da decenni la normale erosione del Taro porta alla luce le migliaia di tonnellate di rifiuti che sono state interrate fino agli anni ’80. In quell’epoca era permesso realizzare discariche come quelle, lasciando a chi viene dopo i notevoli costi economici per rimediare all’inquinamento (1.650.000 euro solo per questo intervento parziale nel territorio comunale di Parma) e gli enormi costi ambientali di centinaia di ettari di terreni che non possono più essere bonificati, ma solo difesi da ulteriori erosioni. La conseguenza è un corso d’acqua ulteriormente canalizzato, al quale viene impedito di divagare nella sua pianura alluvionale, oggi irrimediabilmente inquinata. È accaduto quando non c’erano le norme ambientali oggi in vigore, dettate in buona parte dell’Unione Europea e così criticate da chi le ritiene lacci e lacciuoli eccessivamente vincolanti, nonché freni allo sviluppo e alla libertà, ispirati dall’”ideologia green”.

La lunga e triste storia dell’area di Viarolo include anche un altro capitolo, un altro treno perso per la bonifica dell’area. Nel 2013 il consiglio comunale votò una mozione, che confermò con una delibera di Consiglio nel 2014, per dirottare sulla bonifica dell’area i fondi dell’inutile tangenziale di Viarolo. La Giunta non seppe e non volle dare seguito fino in fondo a questo impegno e l’allora sindaco Pizzarotti tradì il Consiglio comunale disertando l’assemblea dei sindaci del 26 ottobre 2015 e perdendo l’ultima occasione per convertire un consumo insostenibile del suolo in quello che sarebbe stato la bonifica virtuosa di un suolo contaminato.

Sulla delibera votata oggi resta solo un dubbio: perché citare un impegno della Regione al finanziamento, quando non c’è nessun atto che lo possa confermare, non sappiamo di che cifra stiamo parlando e se qualcosa ci sarà, non servirà a rimborsare il Comune di Parma per le risorse impiegate su questo progetto, ma sarà destinato “ad analoghi interventi di risanamento, ripristino e valorizzazione ambientale nel Comune di Parma”?

Consapevoli della storia passata, ma anche della responsabilità che oggi abbiamo sulle nostre spalle per non peggiorare la pessima situazione ereditata, Europa Verde ha comunque votato a favore della delibera.

Enrico Ottolini – Consigliere Comune di Parma Gruppo Europa Verde – Verdi – Possibile

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