“Parma non è un città qualunque. Non vogliamo sia una città qualunque. E’ la nostra casa. E’ il luogo che abbiamo ereditato e che abbiamo il dovere di riconsegnare alle future generazioni più forte, più vitale, più protagonista”.
Con queste parole si è aperto l’intervento di Maria Federica Ubaldi che, nell’incontro organizzato al Gran Caffè del Teatro Regio, segna l’avvio di un nuovo percorso civico della città: “ChiAma Parma”, un progetto nato per rimettere Parma al centro, fuori da schemi ideologici e da logiche di partito.
Un’iniziativa che scaturisce da una consapevolezza profonda: la Parma di oggi appare svuotata, stanca, priva di una direzione chiara. Lo si percepisce nei quartieri, nei negozi che faticano a restare aperti, nei parchi, davanti alle scuole e nei luoghi di socialità. Una città che, troppo spesso, sembra ostaggio di compromessi politici e decisioni prese altrove da terzi.
“I problemi di Parma non si limitano alle opere pubbliche ferme – le parole di Maria Federica Ubaldi – ma riguardano la mancanza di una visione politica, di ambizione, di una guida capace di indicare una strada condivisa, concreta e coraggiosa. Parma non si governa con i compromessi: si governa con il cuore e con il coraggio”.
Nel corso dell’intervento sono stati ricordati esempi concreti di progetti incompiuti o ritardi significativi: lo stadio Tardini, la piscina di via Zarotto, la via Emilia bis, il Palasport, la piscina Corazza chiusa da due anni, solo per citarne alcuni. Ma al centro della riflessione non ci sono solo le opere mancante: “E’ venuto meno il senso di comunità. Crescere un figlio è diventata un’impresa. I nostri anziani vivono spesso nella paura. I giovani faticano a trovare opportunità vere. Lo scorso weekend in città c’erano tre eventi e non si sapeva dove mettere i piedi tanto la città era sporca. E’ tempo di un cambio di rotta.”
La mia è una candidatura a sindaco? Per questo ci sarà tempo. Oggi inizia un progetto per la città.”

Un progetto civico autentico, nato dal basso
“ChiAma Parma” si presenta come un progetto civico autentico, che mette al centro le persone e non le ideologie. Non è un’etichetta, non uno slogan, ma un percorso di impegno, passione e concretezza, nato tre anni fa con al rinascita di Civiltà Parmigiana, e che oggi compie un ulteriore e concreto passo in avanti: aprirsi ancora di più alla città, diventare la casa di chi crede in una Parma diversa, più giusta, più viva, che mette al centro la persona, la partecipazione, l’ascolto, il bene comune.
“La nostra non è un’operazione elettorale per nascondere dei simboli – ha sottolineato Ubaldi – vogliamo realizzare un progetto autenticamente civico, nè di destra nè di sinistra. Gli interessi di Parma non coincidono con le ideologie di destra e o di sinistra. Occorre rapportarsi con le istituzioni senza preconcetti.
Appello alla città
Nel messaggio finale, l’invito è rivolto ai cittadini: “Oggi chiediamo di camminare con noi. Non come sostenitori di una parte, ma come cittadini che credono in un futuro diverso, che ci mettono la faccia, insieme a noi. ChiAma Parma è un richiamo collettivo: come la campana che suonava nei momenti decisivi per radunare la comunità, oggi chiamiamo a raccolta le energie migliori della città. Organizzeremo momenti di confronto per elaborare progetti realizzabili. Il tempo della speranza, dell’intelligenza e del coraggio è adesso. Parma chiama. E noi siamo pronti a rispondere.”