Salviamo il piccolo Sandu

SMA MODENA

08/03/2013
h.11.30

In Moldavia dal primo giorno di questo mese, inizia il martisor, il piccolo marzo, e si saluta l’arrivo della primavera con venti giorni d’anticipo rispetto al nostro calendario. Anche l’associazione italo moldava Rinascita festeggia la nuova stagione con la sua prima iniziativa, una festa aperta a tutti, domenica 10 marzo alle 15 al Circolo colombofilo, in strada dei Mercati 15.
In Moldavia si dice che “un giorno di primavera dia da mangiare per tutto l’anno”; Rinascita domenica vuole realizzare molto di più. La festa si chiama “Sa-l salvam pe Sandut” che significa, “salviamoci il piccolo Sandu”. Sandu è un bimbo di cinque anni malato di leucemia e in attesa di trapianto, occhi profondi che sprizzano intelligenza e voglia di farcela. Ma l’intervento è troppo costoso perché la sua famiglia possa sostenerlo. Così, da Parma, Rinascita risponde all’SOS perché la voglia di guardare al futuro è fra le prime cose che l’associazione vuol far rinascere nel proprio paese. Una voglia che è facile perdere dove quasi la metà della popolazione è dovuta emigrare, lasciando a casa gli anziani e tantissimi bambini. E’ una storia di povertà che si ripete e che appartiene anche al nostro passato non troppo lontano.
Il costo del biglietto, a offerta, sarà interamente devoluto alla famiglia del piccolo. E’ il primo obiettivo concreto che l’associazione si prefigge, goccia in un mare che i volontari vorrebbero colmare con tantissimi gesti di solidarietà. A partire da questo.
Dentro a Rinascita ci sono uomini e donne moldavi, venuti in Italia, le maniche rimboccate e la capacità di guadare avanti senza dimenticare le ferite del proprio paese. Fra loro anche tanti medici, anche per questo la solidarietà dell’associazione si rivolgerà ai piccoli connazionali malati e a quelli abbandonati negli istituti, che sono tantissimi.
Un pomeriggio musicale dal sapore diverso, con un cantante moldavo e due musicisti che suoneranno strumenti tipici per far ballare sulle loro note. Ognuno porterà all’occhiello il tipico martisor, simbolo della primavera: due fili intrecciati con, agli estremi, piccoli portafortuna di stoffa, fiori, quadrifogli, pupazzetti. Un amuleto bianco e rosso, da portare all’occhiello fino allo sbocciare del primo fiore per poi annodarlo al ramo come augurio di prosperità.

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