Parlare di Distretto di Fidenza significa parlare di un territorio che conta poco meno di 106 mila abitanti, circa un quarto dell’intera popolazione provinciale, e che rappresenta un punto di riferimento essenziale per garantire livelli adeguati di assistenza e coesione sociale. In questo contesto nasce il progetto di analisi e valutazione del sistema di welfare locale, promosso dal Comune di Fidenza in qualità di ente capofila e realizzato in collaborazione con il Centro Interdipartimentale di Ricerca Sociale dell’Università di Parma.
«Come Comune capofila del distretto – spiega il sindaco di Fidenza Davide Malvisi – riteniamo di primaria importanza la capacità di interpretare i fenomeni in atto per delineare le necessità future e comprendere l’impatto sui servizi territoriali oggi disponibili, soprattutto in un momento in cui le risorse diminuiscono e i bisogni aumentano. Capire in quale direzione si evolveranno gli scenari odierni ci permetterà di impostare politiche efficaci e durature».
Il progetto, interamente finanziato grazie al bando “Generare Conoscenza per Crescere Insieme 2025” di Fondazione Cariparma, si propone di avviare un percorso di ricerca-azione volto a valutare l’efficacia, la qualità e l’impatto dei servizi di welfare, costruendo una base solida per una programmazione più consapevole e dinamica delle politiche sociali.
«L’Università è ben lieta di partecipare a questo progetto – sottolinea il rettore dell’Ateneo di Parma Paolo Martelli – perché rappresenta uno dei modi in cui l’università non solo si apre al territorio, ma si mette a sua disposizione. Mettiamo le nostre competenze al servizio di una lettura approfondita della domanda e dell’offerta di servizi, per valutarne la rispondenza ai bisogni reali e, se necessario, riprogrammarli. La ricerca sociale, in questo senso, ha un ruolo prezioso: promuovere la riflessione critica della società nelle sue molteplici articolazioni».
Anche Fondazione Cariparma ha espresso soddisfazione per l’avvio del progetto, riconoscendone il valore innovativo. «Questa iniziativa riflette pienamente lo spirito della nostra linea di azione “Società e sfide per il welfare” – afferma il presidente Franco Magnani – perché punta a una lettura integrata e consapevole delle dinamiche sociali del territorio. Favorire nuove forme di ascolto e osservazione aiuta le istituzioni a costruire risposte e servizi più vicini alle esigenze delle persone».
Un obiettivo condiviso anche dall’assessore al Welfare del Comune di Fidenza, Vincenzo Bernazzoli, che evidenzia come il percorso servirà a comprendere se i servizi attuali rispondano davvero ai bisogni della comunità, individuando eventuali riorientamenti o innovazioni per rendere il sistema più efficiente, accessibile e capace di reagire alle situazioni di vulnerabilità.
Il progetto, che avrà una durata triennale, prevede un percorso articolato di analisi e partecipazione. In una prima fase verranno studiate le banche dati socio-demografiche già disponibili, seguite da una lettura condivisa dei risultati con gli operatori dei servizi. La parte conclusiva sarà dedicata alla costruzione di un ampio processo partecipativo che coinvolgerà operatori socio-sanitari, terzo settore e cittadini attraverso la somministrazione di questionari, per raccogliere esperienze, percezioni e bisogni della popolazione.
L’iniziativa è stata accolta con grande interesse anche dalla Regione Emilia-Romagna. «L’esperienza di Fidenza e del suo Distretto – commenta l’assessora regionale al Welfare Isabella Conti – dimostra che l’innovazione sociale non nasce soltanto da nuovi servizi o strumenti tecnologici, ma da un cambio di paradigma: mettere le persone, i loro bisogni e le loro aspirazioni al centro di un processo di conoscenza condivisa. Ogni territorio ha le proprie fragilità e le proprie risorse, e comprenderne a fondo le dinamiche è il primo passo per orientare politiche pubbliche efficaci e sostenibili».
Conti sottolinea infine come la collaborazione tra istituzioni, mondo accademico e società civile rappresenti una risorsa preziosa per costruire un welfare moderno, capace non solo di gestire l’esistente ma anche di anticipare i bisogni e trasformarli in opportunità di crescita collettiva. «L’Emilia-Romagna – conclude – ha sempre creduto nella forza delle comunità locali e nella capacità di costruire insieme risposte ai bisogni sociali. L’esperienza del Distretto di Fidenza traduce in pratica la nostra idea di welfare di comunità, fondato sulla partecipazione e sulla corresponsabilità».
