I Carabinieri della Stazione di Fidenza hanno smascherato un uomo di 55 anni, cittadino italiano, ritenuto il presunto responsabile di una serie di truffe ben orchestrate nel settore delle attività cinofile.
Il suo modus operandi era sempre lo stesso: l’uomo si presentava presso negozi e attività commerciali con un blocco di ricevute generiche, su cui scriveva a mano il nome di un allevamento (realmente esistente) e un numero di telefono leggermente modificato. Fingendosi promotore di eventi cinofili imminenti, chiedeva una somma in contanti – solitamente tra i 30 e i 100 euro – in cambio dell’inserimento della pubblicità del negozio sulle locandine della manifestazione, che avrebbe dovuto svolgersi nel giro di un paio di settimane.
L’indagine ha preso avvio da una denuncia sporta da un commerciante del Parmense, insospettito da alcune segnalazioni ricevute da colleghi della zona. Gli investigatori dell’Arma hanno così ricostruito un sistema truffaldino ben strutturato, attivo da diversi mesi, che ha permesso al presunto autore di incassare illecitamente svariate migliaia di euro.
Le indagini hanno evidenziato un quadro criminale ampio e complesso, con condotte illecite messe in atto tra febbraio 2025 e settembre scorso. Le accuse contestate comprendono truffa aggravata, insolvenza fraudolenta, sostituzione di persona e uso di atto falso.
Almeno dieci i commercianti truffati, tra le province di Parma e altre zone del Nord Italia, tutti raggirati con lo stesso schema. Pur trattandosi di somme contenute, la reiterazione delle condotte ha prodotto un profitto illecito significativo.
Il truffatore, fingendosi promotore di fiere o titolare di noti allevamenti canini, si presentava in modo convincente: mostrava materiale pubblicitario accattivante, dépliant a colori e fotografie di eventi passati (verosimilmente contraffatti o riciclati). Dopo aver ottenuto la fiducia degli interlocutori, raccoglieva le offerte rilasciando ricevute false, spacciate per conferme ufficiali della donazione.
La denuncia iniziale ha rappresentato il punto di svolta per le indagini. I Carabinieri, ampliando il raggio d’azione, hanno individuato casi analoghi in diverse località del Nord Italia. Tutte le denunce presentavano elementi in comune, riconducendo a un unico responsabile.
Grazie a un meticoloso lavoro di analisi e riscontro – incluso l’esame di registrazioni video fornite da alcune attività commerciali coinvolte – i militari sono riusciti a ottenere un’immagine nitida del volto del truffatore. Il confronto con le banche dati in uso all’Arma ha consentito la sua identificazione: si tratta di un 55enne italiano, già noto alle forze dell’ordine per reati simili.
L’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria competente, che valuterà la sua posizione sulla base dei gravi indizi raccolti.