
Da dirigente Radicale e responsabile della locale associazione, vorrei informarvi che durante l’incontro di Radicali Italiani ed il PD, non vi è stato alcun accordo elettorale.
Abbiamo accettato un invito del segretario del Partito Democratico Matteo Renzi.
Abbiamo accolto questo invito perché crediamo nel dialogo e abbiamo detto a Matteo Renzi in ciò che siamo impegnati.
Il congresso di Radicali Italiani, che si è concluso due settimane fa, ha dato un mandato molto chiaro: lavorare per una lista europeista, una lista che metta al centro ed al di sopra di ogni punto programmatico la priorità del rilancio dell’integrazione europea, perché siamo convinti che tutti i grandi problemi, le grandi questioni del nostro tempo derivino dalla crisi degli Stati nazionali e possono essere affrontati solo su una scala europea.
Da destra e da sinistra si piccona l’Unione europea, le istituzioni europee, crediamo invece che l’unica prospettiva per combattere efficacemente i nazionalismi, i populismi, i sovranismi, questa ondata di razzismo, di paura e di odio, sia proprio quella di rilanciare l’integrazione europea e di farlo riformando l’Unione ma anche di difenderla.
Questo è ciò che è stato detto, toccando poi alcuni aspetti specifici che stanno a cuore alla politica Radicale, uno è questi è il tema dell’immigrazione.
Abbiamo appena concluso una campagna d’iniziativa popolare raccogliendo novanta mila firme di cittadini italiani per superare la Bossi-Fini, una legge pessima sull’immigrazione che ha creato mezzo milione di persone irregolari in Italia.
E’ esattamente ciò che è mancato nella politica del governo, perché al di là della questione della Libia di cui il giudizio molto pesante dell’alto commissario ONU per i rifugiati “disumana collaborazione con la Libia ma soprattutto disumano il trattamento dei migranti”, tutta la proposta politica dell’integrazione, annunciata dal governo e dal ministro mi Minniti, al momento non è dato capire in cosa consiste.
Dobbiamo aprire i canali legali e sicuri di ingresso nel nostro Paese per fare incontrare la domanda e l’offerta di lavoro, il nostro mercato del lavoro ha bisogno di lavoratori ma purtroppo, grazie alla Bossi-Fini, abbiamo interrotto i flussi, con grave danno per i diritti umani, per la nostra crescita e la sicurezza.
Come Radicali Italiani abbiamo chiesto un impegno molto forte e chiaro su due provvedimenti che devono essere approvati prima della fine della legislatura, legislatura che non può e non deve finire dopo l’approvazione della legge di stabilità.
C’è tempo, se c’è volontà politica, di approvare lo ius soli e di approvare il testamento biologico, che sarebbe una conquista di civiltà e libertà per tutti i cittadini.
Emma Bonino si spenderà per la lista che stiamo costruendo e si spenderà per una lista europeista per gli Stati Uniti d’ Europa.
Grazie.
MarcoMaria Freddi
Radicale, Consigliere Comunale eletto nella lista Effetto Parma – Pizzarotti Sindaco