
25/01/2010
h.16.50
“Vedo molto difficile che Garbi, il quale in officina ci sta bene, vi esca e che porti tra la gente il PD di Parma”. Questo il commento del Coordinatore provinciale del PDL di Parma, Luigi Giuseppe Villani, riguardo le prime dichiarate intenzioni del nuovo segretario provinciale del PD.
“Gli faccio comunque i complimenti per l’importante incarico che ha ottenuto e gli auguri di buon lavoro ma già dalle sue parole si capisce che parte con il piede sbagliato – ha quindi proseguito il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna nella quale siede come Consigliere regionale lo stesso Roberto Garbi – Non so se ha perso dei passaggi, come gli è già capitato (criticò con interrogazione in regione i cani antidroga della polizia municipale di Parma quando la stessa iniziativa l’aveva adottata il suo compagno di partito sindaco di Bologna, Delbono) o se critica solo per partito preso quando dice che la Giunta comunale di Parma è solo spettacolare ed ha poca sostanza perchè si tratta di un’amministrazione che di risultati concreti ne sta invece ottenendo.
Si guardi, ad esempio e soprattutto nel sociale che dovrebbe essere tanto caro al PD, dove i servizi sono di eccellenza rispetto al resto d’Italia così come il livello massimo di impiego di risorse (oltre 60 % del bilancio comunale va in servizi alla persona) e le iniziative innovative premiate e assunte come modelli a livello nazionale si sprecano: quoziente Parma, Family card, piano anticrisi solo per citarne alcune.
Garbi è lontano dalla realtà di Parma, dai suoi problemi e dalle sue esigenze e lo fa capire quando dice che vorrebbe che del PD si parlasse nei bar, cosa che nei bar cittadini già avviene regolarmente e frequentemente solo che i giudizi su questo partito a livello locale come nazionale sono pessimi.
Se il PD vuole costruire un’alternativa seria non solo dovrebbe andare tra la gente ma anche venirgli incontro e non contraddirsi.
Invece la prima iniziativa del suo nuovo segretario provinciale è in piena contraddizione con le sue prime parole: vuole essere credibile accreditandosi presso una’opinione moderata della città ma nel contempo aderisce ad una manifestazione come quella del Popolo Viola, estremista, forcaiola e contra personam”.