“Gli scacchi sono una metafora della vita”

SMA MODENA
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05/08/2009

Puoi presentarci “Matto nei Borghi” che prende il via stasera?
“Matto nei Borghi” è un’iniziativa che nasce con lo scopo di vivacizzare la vita nei borghi e nello stesso tempo di diffondere l’interesse per gli scacchi nella città di Parma. Gli incontri si svolgeranno presso la yogurteria Muqqa Yo in via XX Settembre 77, i mercoledì sera nel mese di agosto dalle 21 in poi.
Gli eventi sono organizzati dal circolo scacchistico “Il Cervo” di Collecchio in collaborazione con l’associazione “I Nostri Borghi” e la yogurteria Moqqa Yo.

Chi può partecipare e come?
L’iniziativa è aperta a tutti, in particolar modo a chi voglia avvicinarsi al mondo degli scacchi senza conoscerne neppure le regole. A questo scopo ogni serata si apre con un corso che spiega ai principianti il modo corretto di sviluppare i pezzi in apertura, i principi di strategia ed il calcolo delle varianti e alcuni finali elementari. Ovviamente per i giocatori più esperti la seconda parte della serata offre argomenti più avanzati.
La partecipazione è libera e gratuita… l’appuntamento alle 21 in via XX Settembre.

Cosa ti piace degli scacchi?
Gli scacchi sono una metafora della vita, che insegnano a prendere decisioni dopo aver valutato con attenzione le conseguenze e, nello stesso tempo, che per ottenere dei risultati è necessario rischiare, mettersi in gioco.

Parma ha una qualche tradizione negli scacchi?
Il gioco degli scacchi a Parma ha come punto di riferimento principale il circolo scacchistico “Il Cervo” di Collecchio, grazie alla passione di Umberto Alinovi e negli ultimi anni di Giuseppe Panizzi.
In provincia si contano una cinquantina di giocatori in attività, tra cui spicca il maestro internazionale Paolo Vezzosi.
Il torneo di Salsomaggiore che si tiene nel mese di maggio è uno dei principali tornei italiani.

Gli scacchi e la dama sembrano giochi che hanno la loro fase di maggiore diffusione alle spalle, o sbaglio? I giovani giocano a scacchi?
Gli scacchi sono stati un evento mediatico soprattutto negli anni ’70 con la guerra fredda, che è stata combattuta anche sulla scacchiera nel match Fischer-Spassky.
In Italia si gioca a scacchi a livello agonistico praticamente tutto l’anno, con tornei della durata di una settimana nel periodo estivo e tornei week end negli altri periodi.
Il livello medio dei giocatori in realtà negli ultimi tempi è cresciuto grazie anche all’arrivo di giocatori slavi dopo la caduta del muro di Berlino. Abbiamo diverse giovani promesse che hanno raggiunto i vertici delle graduatorie nazionali e si battono ad armi pari con giocatori delle altre nazioni, uno tra tutti il bolognese Niccolò Ronchetti.
In provincia di Parma il settore giovanile viene curato da anni da Mario Mantovani a Fontevivo.

Quali devono essere le tre caratteristiche indispensabili di un giocatore di scacchi?
La qualità principale è il carattere riflessivo, che consente di calcolare le varianti con precisione e quindi di prevedere cosa succederà durante la partita.
Un’altra caratteristica essenziale è la forza di volontà, che impone di non accontentarsi della soluzione trovata ma di cercarne sempre una migliore.
Inoltre c’e’ un atteggiamento che risulta vincente sulla scacchiera: bisogna sempre mettere in discussione ogni decisione del proprio avversario, in modo da non dargli mai la possibilità di prendere l’iniziativa. In fondo si tratta della rappresentazione simbolica di una battaglia.