Grande festa per Bet No@h

SMA MODENA

27/09/2011
h.12.20

Alla presenza di centinaia di persone, domenica 25 settembre è stata inaugurata la prima casa passiva d’Italia abitata e completamente monitorata. Si trova a Santa Lucia di Medesano, in strada per Sant’Andrea 81, immersa in un contesto naturale praticamente incontaminato.
Autorità e istituzioni, ma soprattutto tanta gente comune. Un pubblico eccezionale ha partecipato alla festa che sanciva la realizzazione, non solo di un sogno, ma di un “miracolo”, come ha dichiarato il suo ideatore e fautore Fabio Fabbro: “Non è merito mio ma di tutti coloro che a vario titolo hanno creduto in questo obiettivo”. Ci sono voluti tanto tempo e tanta energia, infatti, per raccogliere i finanziamenti e attrarre l’attenzione necessaria per portare a termine l’impresa.
Una costruzione viene definita “passiva” quando è realizzata secondo precisi canoni di bioedilizia ed architettura sostenibile che, attraverso l’adozione di evolute tecnologie per il risparmio energetico, consentono il benessere termico autonomo, cioè senza l’adozione di impianti di riscaldamento tradizionali. Anzi, l’abitazione è in grado di produrre energia in eccesso rispetto al suo fabbisogno, così da permettere la cessione di una quota alla rete.
Il progetto, nato su iniziativa della Fondazione Santa Lucia, costituita dall’associazione Onlus Famiglia Aperta, è stato chiamato Bet No@h e prevede l’accoglienza di bambini e ragazzi in affido. Oltre l’aspetto tecnologico innovativo, quindi, questa struttura ha una forte valenza sociale, che la rende ancora più unica e ammirevole.
La casa è aperta a chiunque fosse interessato a scoprire da vicino questo gioiello di architettura sostenibile e a conoscere i suoi abitanti. Sono previste inoltre visite scolastiche guidate per diffondere la cultura dell’accoglienza e del rispetto dell’ambiente.
Nella giornata di inaugurazione, sono stati presentati in sintesi il progetto e il funzionamento. A seguire, sulle note del concerto dei Rio, si è tenuto un gustoso aperitivo a base di torta fritta, salumi, porchetta e vini della nostra terra.
L’iniziativa è sostenuta da Legacoop Parma e dalle cooperative associate in quanto rappresenta un egregio modello di abitazione ecosostenibile e un valido esempio di struttura sociale e culturale dalle elevate potenzialità per la comunità parmense e non solo.