
23/06/2011
La rubrica di ParmaDaily “C’eros una volta Lulù…”.
Ogni settimana un racconto erotico scritto da Sbriciolina… laureata presso l’università di Parma.
V. Hugo diceva che se dio non avesse fatto la donna, non avrebbe fatto il fiore.
Seguendo questa filosofia di vita, Ludovica spalancava le sue gambe come uno schiaccia noci; Adamo , la sua noce, le leccava il nocciolo, il fulcro capace di alzare l’intera leva.
Da lì avrebbe risollevato il morale di Ludovica.
Era bella come un fiore a testa in giù e come quest’ultimo aveva anche Ludovica la sua rugiada.
Infatti per l’emozione, una piccola lacrima decollava dai sui candidi petali.
Quanto ancora quel fiorire? … Adamo faceva con Ludovica quello che la primavera faceva con i ciliegi….
Ludovica imponeva le sue cosce sulle spalle da ghepardo del suo amante. Adamo amava comprimere il divaricato tanto che la riduceva in poltiglia.
Quindi repentinamente si ripiegava su se stessa ad armonica e misurava quel fallo a panni e diametro medio pollice opponibile.
Lui poggiava la sua testa sul suo petto nudo, si buttava a ciucciare.
Quindi si baciavano gustando il proprio sesso, con quel sfiorare , linguaggio del cuore, giocavano come a calcio balilla, spingendo la lingua di qua e di là.
Come innovativo gioco il vibra call stimolava la sua ricevente.
Forse più che video chiamarla era il caso di ricaricarla?!
Ludovica il suo fiore all’occhiello e Adamo l’innaffiatore.
Sbriciolina
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