
27/09/2012
Si è tenuto ieri sera al Circolo Zerbini il primo incontro dei “renziani” di Parma promosso dal consigliere regionale del Pd Gabriele Ferrari e dall’assessore del Comune di Borgotaro Matteo Daffadà (Pd).
L’obiettivo della serata era quello di raccogliere le prime disponibilità dei sostenitori della candidatura del sindaco di Firenze alle primarie del centrosinistra: buona, a tratti entusiasta, l’adesione con circa 70-80 persone presenti provenienti da tutte le parti della provincia.
In sala si segnalano le presenze dell’assessore provinciale Agostino Maggiali, di tre consiglieri provinciali (Tosi, Calunga e Pinardi), dell’ex sindaco di Neviano Giordano Bricoli e di varie persone “comuni” fuori dal Pd e dai partiti.
Ha introdotto Gabriele Ferrari: “Siamo qui per organizzarci. Non vogliamo dare vita ad un circolo pro Renzi ma spero in un effetto moltiplicatore in cui ciascuno di voi possa promuovere un comitato. Sarebbe opportuno realizzarne uno per quartiere e nei comuni del territorio”. Interrogato da una ragazza in merito all’orientamento della segreteria provinciale del PD in queste primarie, Ferrari ha risposto che “è noto che gli 11 segretari provinciali del Pd nella nostra Regione appoggino Bersani, così come la grande maggioranza del partito. Oggi non è facile schierarsi per Renzi: quando in Regione ho detto che appoggiavo Matteo, diciamo che non mi hanno detto “bravo”. Ma dentro al PD e soprattutto fuori da esso sta nascendo un forte interesse nei confronti di Renzi: ho visto vecchi militanti spellarsi le mani in applausi per lui, i teatri sono sempre pieni. E poi oggi i vertici valgono uno, è più importante il consenso della gente che quello degli apparati”
Matteo Daffadà: “Ho vissuto l’esperienza straordinaria delle primarie di Borgotaro che hanno portato alla vittoria di Diego Rossi con 2.400 voti pari. Una partecipazione incredibile che poi ha consentito a Rossi un’agevole vittoria alle elezioni. E’ questa la strada giusta”.
Albino Ganapini: “Ho apprezzato il coraggio e la lealtà di Renzi. Ho incontrato tante persone che avevano abbandonato il PD ma che oggi si stanno riavvicinando per votare Matteo. La gente chiede rinnovamento, come abbiamo visto chiaramente anche alle comunali di Parma”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di un presente: “Io al ballottaggio di Parma non sono andato a votare perché l’alternativa era tra un grillino e un imboscato. Però il mio voto a Renzi lo darò. Se non vince Renzi il M5S prenderà il 20% dei voti”.
L’ex sindaco di Neviano Giordano Bricoli: “Renzi è l’unica luce nel buio attuale della politica. Io vengo dal Ppi, mi sono allontanato dal centrosinistra e per questo sono stato criticato aspramente. Oggi chi mi criticava mi è venuto a cercare”.
Massimo Pinardi, consigliere provinciale: “Sostengo Renzi perché è in grado di dare una spinta propulsiva al Paese e portare innovazione. Punto ad un centrosinistra più ampio che sappia attrarre anche i delusi del centrodestra. Mi piace Ichino”.
L’assessore provinciale Agostino Maggiali: “Renzi è una speranza. E’ capace di raccogliere consensi anche fuori dal PD. Sono stanco di andare a degli incontri e vedere sempre le solite facce. Oggi ne vedo tante nuove. Non accetto che la Bindi dica che chi sta con Renzi vuole spaccare il PD”.
Mara Morini, consigliere comunale di Tizzano: “Appoggio Renzi. Organizzeremo un circolo nella Montagna Est. Ho accettato di far parte della segreteria provinciale del PD; il segretario Diego Rossi ha portato un po’ di cambiamento ma non basta. Il Pd di Parma merita di più. In questo partito ho visto tanti “giovani vecchi” che fanno male al Pd”.
Monica Manfredi, ex consigliera comunale ai tempi dell’amministrazione provinciale di Borri: “Mi sono allontanata dal Pd. Sono poi andata un anno a Roma dove ho frequentato i Giovani della Margherita che davano uno spettacolo molto triste di correntismo, contiguità al potere, ricerca delle poltrone. Sono rimasta allibita. Poi ho conosciuto i vecchi del partito… non saprei dire chi era peggio. Con Renzi si può cambiare”.
Verso le 23.30 l’assemblea si è sciolta con la raccolta dei nominativi e l’inizio della costruzione della rete organizzativa. A breve i prossimi appuntamenti.
I renziani stanno partendo e sembra vogliano fare sul serio.
Carlo Cantini