
Caro Direttore,
nonostante la brevissima campagna elettorale, siamo riusciti ad affrontare come +Europa due temi a me molto cari, riuscendo ad accompagnarli con proposte estremamente efficaci:
la creazione della figura dell’assistente sessuale per disabili e la richiesta di piena attuazione della legge di stato che regolamenta la somministrazione di cannabis ad uso medico.
La nostra società riconosce al disabile di essere contraddistinto da un sesso, ma fatica a riconoscere che possa avere anche una sessualità. Da questa evidente contraddizione parte la nostra disobbedienza civile realizzata assieme ai ragazzi del Frega project per l’istituzione di un assistente sessuale a livello regionale. La nostra provocazione, che partendo dal corpo di un malato vuole arrivare al cuore della politica, è stata documentata da un video realizzato dai bravissimi ragazzi del Frega ed è stata apprezzata sia dai cittadini che dalla stampa.
Venerdì scorso durante l’evento divulgativo realizzato per spiegare come attuare quanto precedente detto, abbiamo parlato della proposta di legge regionale che prevede la selezione, la formazione ed il controllo pubblico degli operatori all’emotività, all’affettività e alla sessualità per le persone con disabilità o patologie invalidanti.
Una proposta rigorosa che permetterebbe un controllo pubblico a una problematica rispetto alla quale la società ha deciso di voltare la faccia, garantendo sia la tutela dell’utente che di chi fornisce il servizio.
Per quanto riguarda la cannabis ad uso medico mi preme precisare che non si tratta solo di una tema antiproibizionista, si parla infatti di una legge dello stato già esistente dal 2007 ed il nostro impegno è finalizzato alla sua piena attuazione.
Ne abbiamo discusso domenica sera, presentando la proposta di legge alla quale abbiamo lavorato: si tratta di una mozione regionale, dove chiediamo che medici e farmacisti galenici siano informati, che si ampli lo spettro delle malattie cui l’uso dei fitocomplessi migliora la qualità di vita dei malati e di dare la possibilità alle università di fare ricerca su tutte le sostanze, aprendo anche la produzione ai privati, garantendo in tale modo la continuità di cura per i malati.
Avrei volto approfondire adeguatamente tutte le proposte contenute nel mio programma, che parte dalla istituzione di un tavolo di conciliazione che permetta ai giovani di non dovere più scegliere tra carriera e famiglia, fino ad arrivare alla proposta di drug checking fuori dalle discoteche per la riduzione e contenimento del danno, ma per quanto possiamo stringere la mano, il tempo ci sfugge sempre come sabbia tra le dita.
Non posso quindi che invitare chiunque voglia approfondire qualsiasi tema riguardante i diritti civili a contattarmi, posso assicurare che troverà una spalla europeista, antiproibizionista e radicale sulla quale contare.
MarcoMaria Freddi
Radicale, militante dell’Associazione Luca Coscioni
Candidato alle elezioni Regionali Emilia-Romagna 2020 nella lista +Europa con Emma Bonino
Consigliere Comunale di Effetto Parma – Federico Pizzarotti Sindaco