Il Tar dà ragione al Comune su impianti telefonia

SMA MODENA
lombatti_mar24

28/06/2009
h.18.00

Sentenza favorevole per il Comune di Parma da parte del Tar. Ora i gestori non potranno più installare impianti di telefonia nelle aree di divieto previste dalla legge regionale e dal piano provinciale, mentre per la delocalizzazione degli impianti non compatibili, si dovrà seguire l’iter del piano provinciale che i gestori ritenevano illegittimo e su cui invece il TAR si è espresso favorevolmente.
La vicenda ha inizio nel maggio 2005, quando nel piano provinciale per il territorio comunale di Parma, nell’istruttoria di procedimento, il Ministero delle Comunicazioni si esprime favorevolmente ad alcuni siti, la cui localizzazione è però contestata dai gestori senza che questi presentino progetti alternativi. Per questa ragione il Comune di Parma invia alcune diffide ai gestori, da questi impugnate dinanzi al TAR, imponendo la presentazione del progetto.
In definitiva il TAR si è espresso favorevolmente: a) sul piano provinciale antenne dicendo che, all’epoca, si era agito bene indicando i siti sulla base del parere favorevole del Ministero; b) sulla legge regionale, affermando che non è incostituzionale laddove prevede alcune zone in cui è vietato delocalizzare gli impianti; c) sulle diffide inviate dal Comune perché tese ad ottenere la presentazione di progetti che i gestori erano tenuti a presentare.
“Grazie all’introduzione di un preciso regolamento – spiega l’assessore all’Ambiente Cristina Sassi – sulla telefonia riusciamo oggi ad arginare il continuo proliferare di antenne. Quest’ultima sentenza del Tar valorizza e dà nuovo impulso al nostro lavoro, che è sì fornire tutti i servizi necessari ai nostri concittadini ma con l’accortezza che vengano rispettati tutti i criteri di salute e rispetto del paesaggio. In particolare proprio per ottimizzare ulteriormente il lavoro del Comune di Parma abbiamo recentemente affidato un incarico all’Università degli studi di Parma che redigerà un progetto di pianificazione cui si dovranno attenere tutti i gestori. Questa pianificazione evidenzierà ulteriori obblighi a carico dei gestori, tra cui l’adeguamento tecnologico ogni tre anni”.