Immigrazione clandestina, Cavandoli: “Tamponi sulla Alan Kurdi, ma non agli italiani”

SMA MODENA

“Ci sono 149 immigrati clandestini sulla nave Ong Alan Kurdi che verranno trasbordati su un tragetto della Tirrenia per fargli fare il tampone da personale della Croce Rossa e poi trascorrere la quarantena, a spese dei cittadini italiani.

Per deciderlo si sono riuniti il prefetto di Palermo, il sindaco, i responsabili della Croce Rossa, dell’Asp e della Protezione Civile.
Tutto questo in una situazione in cui tutti dovrebbero essere concentrati su problemi più impellenti per la salute e l’economia nazionale. Inoltre, stante la mancanza di reagenti, deve essere data priorità nel fare i tamponi agli italiani, a cui vengono sistematicamente negati, o comunque a chi è già nelle nostre città. Ci sono migliaia di persone ammalate chiuse in casa in quarantena a cui non è mai stato fatto alcun tampone: anche se stanno male, nessuno gli dice se hanno il Coronavirus.

I porti dovrebbero essere chiusi ma il Governo ha deciso che per gli italiani non ci sono test, tamponi, mascherine, respiratori e risorse, mentre per 150 sconosciuti migranti si trova tutto in pochi giorni!

Forse chi sta al Governo crede che la Croce Rossa e la Protezione Civile si stiano annoiando in questi giorni o che la salute degli italiani sia meno importante.

Per la Lega non è così: prima si usano tutti i dispositivi e le risorse per chi è sul territorio nazionale e poi si pensa a missioni di solidarietà, come fanno tutti gli altri Paesi. In Italia i porti devono restare chiusi.”

Così Laura Cavandoli, deputata parmigiana della Lega.