Impianto fotovoltaico a San Michele Campagna

SMA MODENA
lodi1

28/07/2011
h.17.20

Ha una potenza di 998,48 kW e consentirà un risparmio annuo di circa 623,51 tonnellate di anidride carbonica: queste le caratteristiche della nuova piattaforma fotovoltaica del Comune di Fidenza, inaugurata oggi nell’area circostante il depuratore comunale di San Michele Campagna.
L’impianto, voluto dal Comune di Fidenza con un investimento di 3,4 milioni di euro e realizzato da San Donnino Multiservizi Srl, è stato concluso a fine 2010 ed è entrato in esercizio lo scorso 27 giugno, con una tempistica esemplare: risale infatti al marzo 2010 l’inserimento dell’intervento da parte del consiglio comunale nella programmazione comunale, al 30 agosto 2010 l’approvazione del progetto esecutivo e al 17 settembre dello stesso anno il parere favorevole della conferenza dei servizi convocata dalla Provincia di Parma.
«Questa piattaforma è il secondo tassello di un mosaico che comprende anche l’impianto di Rimale, inaugurato pochi giorni fa, e che in futuro accoglierà quelli di Soragna e di via Marconi: uno sforzo grazie al quale possiamo dire, con orgoglio, che Fidenza è già “dentro” ai dettami del protocollo di Kyoto», ha dichiarato il Sindaco di Fidenza Mario Cantini.
Era presente all’inaugurazione anche l’assessore alla Sostenibilità ambientale del Comune di Fidenza, Fulvia Bacchi Modena, che sottolineato “la volontà di proseguire con decisione lungo il cammino “verde” che già da tempo la città ha scelto per il proprio sviluppo. Lo facciamo – ha concluso – nella piena consapevolezza che la qualità della vita dei fidentini si gioca anche sull’innovazione tecnologica e sulla sostenibilità ambientale»
La piattaforma ha il carattere di piattaforma collettiva, per cui potrà soddisfare le esigenze di quei soggetti che eseguendo interventi di ristrutturazione e riqualificazione all’interno del tessuto edificato della città: in luogo dell’inserimento in situazioni problematiche di piccoli impianti, potranno soddisfare il requisito previsto dalla disposizioni regionali acquistando una quota equivalente nella nuova piattaforma.
L’intervento – inserito nel programma di riqualificazione energetica comunale “Fidenza a impatto zero” – gode di un contributo regionale di 175.650 euro, parte del più generale finanziamento di 1.077.000 euro, riconosciuti al comune essendo risultato primo per la nostra provincia nella graduatoria regionale di finanziamento delle proposte di impianti a fonti rinnovabili. «Con l’impianto di Fidenza – ha assicurato Giancarlo Castellani, assessore Provinciale all’Ambiente – si conferma l’alta sensibilità ambientale di questo territorio, che ha potuto produrre i suoi frutti anche grazie ad una grandissima collaborazione interistituzionale. Non è a caso se uno dei primi impianti fotovoltaici di tutta Italia è stato quello installato, nei primi anni del 2000, sul tetto dell’Itis “Berenini” di Fidenza».
L’intervento conferma ed esalta il ruolo di San Donnino Multiservizi Srl nelle politiche e nelle azioni di sviluppo di progetti nel settore dell’energia rinnovabile. «Con questo intervento – ha dichiarato Gianarturo Leoni, Presidente di San Donnino Multiservizi – portato a termine con una tempistica invidiabile e con standard qualitativi molto elevati – a partire dall’estetica – San Donnino si conferma braccio operativo e partner progettuale del Comune per la ricerca e l’investimento sulle tecnologie legate all’energia rinnovabile».
L’impianto, che ha una potenza pari a 998,48 Kw e produrrà annualmente 1.145,89 MWh, consentirà al Comune di risparmiare ogni anno il consumo di 214,27 tonnellate equivalenti di petrolio, pari all’emissione di 632,51 tonnellate di anidride carbonica. I vantaggi, oltre che ambientali, sono economici: ogni anno, infatti, il Comune ricaverà in media 545.925 euro dalla vendita in rete dell’energia prodotta. Calcolando che la durata media dell’impianto si attesta attorno ai 20 anni, per le casse comunali l’investimento si traduce in un risparmio complessivo di 10.918.500 euro.
Entro l’autunno verrà completato il rivestimento della cabina elettrica e la sistemazione paesaggistica dell’impianto, che si trova in un’area sottoposta a disposizioni di tutela e già vocata a servizi urbani ed avente da anni carattere di residualità in termini di produzione agricola; un dettaglio importante in un momento in cui comincia a svilupparsi la riflessione sul necessario equilibrio tra impianti per la produzione di energia rinnovabile e tutela del suolo agricolo.