
Oggi è stato il giorno dell’inaugurazione.
Da domenica 3 dicembre la XXIII edizione della Mostra dei Presepi sarà di nuovo aperta alla città di Parma. Una manifestazione che da diversi anni coinvolge la città intera e prevede l’esposizione di una quarantina di presepi all’interno del Chiostro della SS.Annunziata di Parma.
I presepi esposti provengono da tutta Italia e sono realizzati da maestri artigiani, interamente a mano con tanta passione ed impegno.
Lo scopo della Mostra è quello di proporre alla città di Parma una rassegna presepistica di alta qualità, contribuendo a mantenere alto il valore della tradizione e sostenere la diffusione del presepio anche e sopratutto all’interno delle famiglie e dei giovani che in questo momento di crisi, non solo economica ma anche sociale, morale ed etica, tendono a disperdere i veri valori.
La mostra viene realizzata dai volontari dell’Associazione Italiana Amici del Presepio Sede di Parma che, fin dalla fine dell’estate, si adoperano per l’allestimento della Mostra e per il reperimento dei presepi, tramite una fitta rete di scambi tra gli appassionati e le diverse sedi dell’Associazione sparse per tutta la Penisola.
Fiore all’occhiello di questa edizione è l’allestimento della Bottega di San Giuseppe: un presepe ad altezza naturale dove Gesù, già cresciuto, aiuta il padre nel mestiere di falegname. L’idea è quella di valorizzare la famiglia e i valori che essa trasmette. Per l’allestimento sono stati utilizzati i manichini dell’Officina dei Ballanti Graziani, le cui testine e mani sono conservate da anni dai frati dell’Annunziata di Parma. La rappresentazione della Bottega di San Giuseppe rientra in quella categoria di presepi chiamati “Diorami” che esprimono e raccontano alcune scene della vita di Gesù.
Sono quaranta – tra natività e diorami – i presepi esposti, ovviamente tutti diversi dagli anni precedenti. Tante saranno anche le tipologie di presepi che si potranno vedere in mostra: dalla classica natività ambientata nelle stalle o nei borghi tipici dei paesi di montagna fino ai caratteristici presepi napoletani e di ambientazione palestinese.