
16/02/2013
h.14.50
Ieri gli avvocati Allegri e De Angelis hanno lanciato un’altra offensiva (clicca qui) contro l’inceneritore di Parma.
La loro tesi è che i permessi a costruire, anche ipotizzando che esistano, abbiamo ormai oltrepassato la loro data di validità e siano ormai decaduti.
Il cantiere quindi, non avendo fatto richiesta di proroga, risulterebbe operare abusivamente.
La richiesta dei due avvocati, sotto forma di vera e propria diffida al sindaco di Parma Pizzarotti, è quella di apporre i sigilli al cantiere e stoppare la costruzione in corso.
La notizia ha destato ulteriore scalpore ed ha fatto il giro del web.
La risposta dell’amministrazione è stata la conferma che la verifica amministrativa è in corso e non verrà lasciato passare alcun rilievo di illegittimità.
I due avvocati hanno anche attaccato il teleriscaldamento, considerata un’opera in monopolio che viola i principi della libera concorrenza: all’Antitrust una segnalazione apposita.
La storia-leggenda dell’inceneritore continua.
Dal suo nascere (2006) è stato un rincorrersi di inciampi, oscurità, mancanza di trasparenza.
Un inceneritore inutile, costoso, pericoloso, che la cittadinanza non vuole, che va contro le indicazioni dell’Europa.
E fin dal 2006 la nostra associazione si batte per far comprendere a tutti quale sia la corretta gestione dei rifiuti, che di per sé ripercorre i passi della normativa europea: riduzione, riparazione e riuso, riciclo, recupero di materia.
Il nostro territorio è in grado già oggi di affrontare la gestione dei rifiuti senza ricorrere ad impianto a caldo. Si tratta di mettere a regime una corretta raccolta differenziata spinta porta porta e dotare il nostro territorio di impianti dedicati a questa filiera: trattamento meccanico biologico, gestione della parte umida per produrre compost, estrusore per le plastica eterogenee, applicazione delle innumerevoli pratiche che portano ad incrementare la differenziata e ridurre drasticamente lo smaltimento.
Una direzione che già oggi consente a tanti comuni del parmense di superare l’80% di riciclo.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma
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