“Incostituzionali siete voi!”

SMA MODENA
lombatti_mar24

26/07/2011
h.18.20

ParmaGaily, la finestra sul mondo gay, lesbo, trans e bisex di Parma.

Gli stessi politici che, qualche settimana fa, di nascosto, hanno tentato di inserire nella Finanziaria la norma “salva Fininvest”, senza capire che il Paese sta rischiando di finire nel baratro economico e sociale, oggi, alla Camera, hanno nuovamente affossato la legge contro l’omofobia e al transfobia.
Qualcuno penserà forse che la vicenda di oggi, in fondo, non riveste una grande importanza nel quadro della crisi che il nostro Paese sta attraversando. Qualcun altro dirà che è normale non occuparsi dei diritti di gay, lesbiche e trans quando il nostro Paese rischia di essere lambito dal fantasma del fallimento.
Niente di più sbagliato: quella di ieri e quella di oggi sono due facce della stessa medaglia.
Non affrontando ieri la crisi economica, se non dopo il fermo richiamo del Presidente Napolitano, e non dando ancora oggi, dopo mesi di discussione, alcuna risposta ad un problema sociale innegabile, che lede la libertà e la sicurezza di tanti e tante, il nostro Parlamento sta semplicemente, ancora una volta, dimostrando di essere incapace di rispondere ai problemi e alle sfide che abbiamo davanti.
Questo Parlamento sta negando agli italiani la possibilità di avere fiducia e a questo Paese la speranza di avere un futuro.
Sulla finanziaria ha tentato di farlo con l’inganno; sulla legge anti-omofobia l’ha fatto usando, di nuovo, lo squallido metodo delle eccezioni di costituzionalità: un trucchetto formale, insensato, per evitare ancora una volta di entrare nel merito di una legge sacrosanta, presente, in varie forme, in tutti i Paesi europei e solo in Italia vista come un tabù inaccettabile.
I nostri Deputati, tuttavia, nel sollevare quelle eccezioni di costituzionalità, dimenticano di essere proprio loro colpevolmente in contrasto con la Costituzione: da più di un anno la Corte Costituzionale ha infatti richiamato il Parlamento a legiferare affinché vengano garantiti i diritti, oggi violati, delle coppie omosessuali.
Il Parlamento non si è ovviamente minimamente posto il problema di procedere, come richiesto dalla Corte, al riconoscimento giuridico di tali unioni, “con i rispettivi diritti e doveri”, preferendo invece squallide battaglie ideologiche.
A questi politici assediati nel loro fortino, sordi ad ogni esigenza, se non alle proprie, non abbiamo nulla da dire: di essi semplicemente ci vergogniamo.
Ai politici che si candidato a rappresentare l’alternativa, in primo luogo al Partito Democratico, chiediamo di smettere definitivamente di avere paura e di iniziare ad ascoltare gli interesse dei cittadini e delle cittadine che devono rappresentare, anziché quelli di qualche potere forte che vorrebbe decidere delle nostre vite.
Vi è da anni in Italia un’inascoltata domanda di dignità e di diritti da parte di tanti gay e lesbiche che vivono ancora in questo incivile Paese: i politici che sapranno trovare finalmente il coraggio e la capacità di dare definitivamente risposta a quella domanda saranno probabilmente gli stessi che porteranno l’Italia fuori dalla melma economica e sociale in cui ci ritroviamo.

Carlo Santacroce
Presidente 3D