
Tempi certi per l’elaborazione e l’approvazione della nuova legge regionale sul sistema aeroportuale. Pietro Vignali di Forza Italia ha presentato un’interpellanza per conoscere “quali criteri verranno utilizzati per definire la distribuzione del traffico passeggeri e di quello merci fra i diversi scali regionali nonché per garantire la sostenibilità economica degli aeroporti minori”.
“È stato recentemente annunciato l’intento di elaborare una legge regionale che regoli in maniera organica il settore aeroportuale, con l’obiettivo di raggiungere, nel medio-lungo periodo, quota 20 milioni di passeggeri annui” ha ricordato Vignali aggiungendo: “Attualmente gli scali presentano condizioni molto eterogenee: il Marconi di Bologna è vicino alla saturazione, Rimini riporta numeri in costante, seppur lenta, crescita, mentre Forlì e Parma soffrono problemi di sostenibilità economica e bassa operatività. La Regione Emilia-Romagna ha già disponibili risorse pubbliche per lo sviluppo degli scali aeroportuali del proprio territorio, come i fondi Fse (Fondo sociale europeo) destinati all’allungamento della pista dell’aeroporto di Parma, e comunque ha ipotizzato di destinare ulteriori risorse per partecipare alla governance degli stessi aeroporti così di entrare nella società di gestione dell’Aeroporto di Forlì”.
“La Regione -ha proseguito- si propone di assumere un ruolo di coordinamento del sistema aeroportuale, pur nel rispetto delle diverse concessioni e proprietà, con l’intento di favorire un’equa redistribuzione dei voli e del traffico aereo fra gli scali. È fondamentale che ogni intervento di pianificazione aeroportuale sia accompagnato da un’effettiva valutazione degli impatti ambientali, sociali ed economici. Una strategia di sistema richiede trasparenza, partecipazione delle comunità locali e sinergia con le politiche industriali, infrastrutturali e turistiche”.
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Date queste premesse, Pietro Vignali chiede alla giunta “quali sono gli esiti delle riunioni fino a oggi tenutesi con i gestori degli scali e i sindaci delle città in cui hanno sede gli aeroporti in riferimento alla prospettiva di crescita integrata per una migliore distribuzione del traffico sui quattro scali e se intende superare eventuali resistenze che vi sono al riguardo”. E ancora, “se intende destinare risorse pubbliche per eventuali investimenti negli scali oggi meno competitivi di Parma e Forlì e per partecipare alla governance degli stessi e se in ipotesi ritiene di implementarli”. Infine, domanda “se sia prevista la creazione di un tavolo tecnico permanente fra Regione, gestori aeroportuali e Comuni interessati, come auspicato da diversi sindaci coinvolti”.