
05/04/2010
Anni ’80. Jorge dos Santos Filho, detto Juary, giunse in Italia nel 1980 in occasione della riapertura delle frontiere. Proveniva dall’Universidad de Guadalajara, titolata squadra messicana. In precedenza aveva militato nel Santos.
Acquistato dall’Avellino, dopo un’iniziale diffidenza dovuta al suo fisico minuto, divenne il beniamino della tifoseria non solo per il suo carattere aperto e solare ma soprattutto per la caratteristica “danza della bandierina”, il suo modo folkloristico di esultare dopo aver segnato un gol, facendo tre giri intorno alla bandierina del calcio d’angolo, che lo rese celebre.
Dopo due positivi anni di militanza in Irpinia (34 presenze con 13 reti), il furetto alto 168 cm approdò ad una grande squadra accettando le offerte dell’Inter. In realtà la società nerazzurra lo acquistò soprattutto come pedina di scambio per avere dal Cesena l’attaccante Walter Schachner. Sfumate le trattative, Juary rimase in nerazzurro per il campionato 1982-83 ma non disputò una stagione esaltante (21 presenze e 2 reti). Venne ceduto l’anno successivo all’Ascoli (27 gare e 5 gol), poi alla Cremonese (19 presenze e 2 reti). L’impressione ormai era che la sua parabola agonistica fosse in discesa ma si rivelò decisiva la scelta di cambiare ambiente accettando le offerte del Porto. In Portogallo Juary tornò al suo rendimento ottimale vincendo subito uno scudetto e l’anno successivo la Coppa dei Campioni realizzando il gol decisivo della vittoria nella finale contro il Bayern Monaco.
Al termine dell’esperienza portoghese il ritorno in Brasile per concludere l’attività agonistica.
Attualmente allena l’Aversa Normanna che militana nella serie C2 italiana.
Andrea Marsiletti