
L’appalto del servizio di integrazione scolastica aggiudicato in via provvisoria dal Comune di Parma alle cooperative Ancora e Aldia sotto al costo del lavoro (leggi tutti i numeri e le tabelle del Ministero del Lavoro) continua a suscitare polemiche.
Oltre alla politica (leggi le note di Maestri, Dall’Olio, Sel, Forza Italia, Pagliari e Lega Nord ) ha preso posizione anche la capofila AuroraDomus a nome dell’ATI seconda classificata di cui fanno parte con percentuale minoritaria le cooperative Proges e Dolce. L’Aurora ha protocollato una missiva alla Commissione Giudicante a firma della legale rappresentante Marina Morelli con la quale si “chiede che l’offerta dell’ATI Ancora e Aldia venga esclusa“.
Non mancano le motivazioni. Si legge infatti nella lettera: “L’importante ribasso del 10% non consente l’adeguata copertura economica sul costo del lavoro; la tariffa deve essere adeguata e sufficiente rispetto al costo del lavoro, come determinato nelle apposite tabelle del Ministero del Lavoro […]. Inoltre la tariffa oraria offerta deve prestare idonea copertura anche degli oneri della sicurezza, coordinamento, formazione, delle attrezzature, dei prodotti e quant’altro offerto in sede progettuale (anche a titolo migliorativo), nonchè congrua copertura di quota di spese generali e di utile d’impresa. In sintesi, con il ribasso praticato la prima in graduatoria non ha tenuto conto di quanto sopra e l’offerta è pertanto anomala“.
L’ATI, oltre ad una “doverosa verifica dell’offerta”, chiede anche “urgente accesso e copia”, ai sensi della legge 241/1990, dei documenti presentati dalle cooperative Ancora e Aldia.
La conclusione della lettera, “Ci si riserva ogni diritto“, fa intendere che questo mega ribasso potrebbe essere impugnato anche in altre sedi.