
Prosegue l’inchiesta di ParmaDaily sull’azienda Pedemontana sociale, un’azienda “inaccessibile” che, come documentato, non pubblica i dati obbligatori previsti dal d.lgs 13/2013 sulla Trasparenza (leggi).
In questi giorni abbiamo notato che è sparito dal sito di questa azienda il compenso del Direttore Generale Adriano Temporini (leggi).
Per fortuna nelle scorse settimane avevamo salvato il documento (di cui sotto) poi tolto. Diciamo che, visto l’andazzo, appena si vede qualche documento della Pedemontana Sociale è sempre cosa buona farsene una copia.
A leggerlo bene, l’emolumento di Temporini richiede qualche chiarimento.
Temporini è stato assunto a tempo indeterminato come D3, così come comunicato dal Presidente dell’Azienda.
Lo stipendio tabellare di un D3 Contratto Enti Locali è 27.186 euro all’anno, così come riportato nella tabella.
In aggiunta a quell’importo la Pedemontana Sociale eroga a Temporini una “retribuzione di posizione” pari a 12.911 euro all’anno (essendogli stata attribuita una posizione organizzativa. Ovviamente Temporini porta a casa il massimo del compenso consentito dalla legge per le posizioni organizzative, ci mancherebbe!). Fino a qui tutto a posto.
Poi l’Azienda dà a Temporini 3.195 euro come “retribuzione di risultato” (il massimo anche qui, calcolato con una percentuale sulla retribuzione di posizione). Naturalmente obiettivi tutti raggiunti da Temporini… anche quelli sulla trasparenza (leggi)! Ma non stiamo qui a fare i fiscali e a spaccare in due l’euro! Va bene anche questo!
Ciò che sorprende, e non poco, è il compenso di 20.375 euro come “retribuzione ad personam”. Un bonus arbitrario rilevantissimo, pari al 75% dello stipendio base previsto dal contratto nazionale. In pratica, in modo totalmente discrezionale, con un colpo di prestigio, l’Azienda ha raddoppiato lo stipendio base a Temporini!
Alla fine, sommando tutte le voci del suo stipendio, Temporini arriva ad incassare 63.669 euro all’anno, partendo da un tabellare di 27.186 euro. Mica male! La Pedemontana sembra proprio non sentire la crisi… chissà, forse perchè i soldi aggiuntivi per Temporini li tirano fuori i cittadini.
Chiediamo formalmente all’Azienda che metta per iscritto le seguenti richieste di chiarimento, che depositeremo nei prossimi giorni al protocollo:
1) sulla base di quale norma di legge è stato attribuito ad un dipendente a tempo indeterminato un “bonus ad personam”? Si sono verificati altri casi simili, ad esempio all’interno del territorio della Pedemontana, aventi un contratto nazionale Enti Locali? Se sì, quali?
2) sulla base di quale motivazione tecnica è stato indispensabile erogare “ad personam” a Temporini 20.375 euro all’anno (in aggiunta ai 12.911 euro della posizione organizzativa)?
3) sulla base di quale normativa è possibile riconoscere una retribuzione “ad personam” quasi pari allo stipendio base previsto per i D3 dal contratto nazionale Enti Locali? Oppure esistono delle sentenze della Corte dei Conti che lo vietano?
A fronte di queste domande molto precise, l’invito alla Pedemontana Sociale è sempre lo stesso: risponda in modo chiaro, con citazione degli articoli di legge e dei contratti nazionali del lavoro, non con delle chiacchiere come purtroppo ha già fatto. Grazie.
Andrea Marsiletti
INCHIESTA AZIENDA PEDOMONTANA SOCIALE