“La Lega difende la casta non il territorio”

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13/09/2010
h.13.20

“L’involuzione della Lega è tanto veloce quanto deprimente. Si erano presentati come i paladini del territorio e del federalismo, lontani dai palazzi e vicini alla gente, ma alla prova dei fatti niente di tutto ciò è vero”. Così Roberto Garbi – segretario provinciale del Partito Democratico – ha attaccato la posizione che la Lega Nord ha assunto in questi giorni, in particolare sul tema della legge elettorale.
“Sulla barricata per difenderla – spiega Garbi – ci sono loro prima di ogni altro, più ancora di Berlusconi. Per la Lega, insomma, le liste elettorali devono essere scritte a Roma: i nostri rappresentanti in Parlamento non devono essere scelti dai cittadini, ma dai segretari di partito. E la tanto volte promessa riduzione del numero di deputati e senatori? Nessuno ne parla più”.
“Sono posizioni vecchie – commenta il segretario del PD – tutte a difesa della casta e del potere dei soliti noti. Noi vogliamo invece che chi viene eletto in Parlamento risponda al territorio che lo ha votato. Un principio di responsabilità che frenerebbe la degenerazione cui assistiamo, con il mercato delle cariche e i voltagabbana, perché si ricomporrebbe quella frattura tra politica e società che la Lega e Berlusconi, con le loro scelte, contribuiscono invece ogni giorno ad ampliare”.

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