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06/11/2010
h.17.40
«L’opposizione consiliare da notizia del ritrovamento di beni archeologici in Ghiaia e contemporaneamente si scopre che l’amministrazione comunale aveva in mente una conferenza stampa per presentare i reperti, quando si dice la combinazione».
Commenta così la segretaria del Partito della Rifondazione Comunista Paola Varesi quanto accaduto nella giornata di giovedì. Una catena assai sospetta di eventi quella del 5 novembre. Prima c’era stata la lettera dell’opposizione che attaccava il sindaco di Parma Pietro Vignali e chiedeva lumi sui reperti archeologici ritrovati in Ghiaia, poi era arrivata la risposta dell’amministrazione: «Non insabbiamo nulla, faremo una conferenza stampa». Peccato la notizia sia giunta solo dopo le accuse della minoranza. Una iniziativa senza dubbio pronta da tempo, ma di cui l’amministrazione fino a quel momento non aveva fatto parola.
«I ritrovamenti in Ghiaia – afferma la Varesi – non sono certo di poco conto. Monete, monili risalenti ad epoca romana, ma anche pontili e attracchi per barche. Reperti che permetteranno con ogni probabilità di fare luce sulla storia di Parma precedente alla grande alluvione del 1177, ed in particolare sul periodo successivo alla fondazione della città.
Chiediamo a questo punto ovviamente i lavori siano compiuti a regola d’arte e sia riservata la massima attenzione alla tutela dei beni presenti. Respingiamo al mittente le accuse del vicesindaco Paolo Buzzi secondo il quale si starebbe cercando di ritardare i lavori. Si chiede solo il rispetto delle tracce del nostro
passato».
Per Rifondazione Comunista la storia della città non deve essere considerata un costo ma una risorsa. «In altri paesi europei il ritrovamento di importanti reperti ha spinto alla realizzazione di musei sotterranei – conclude la segretaria del Prc – nel nostro vengono considerati solo un costo, un ostacolo alle imprese costruttrici. Perché non si prova invece a considerare l’emergenza di tracce del passato come una ricchezza e un possibile strumento di sviluppo anche economico?».
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06/11/2010
h.20.20
In merito alla nota di Rifondazione comunista sui ritrovamenti archeologici in Ghiaia, il vicesindaco Paolo Buzzi replica quanto segue: “Prima di parlare sarebbe bene conoscere le cose, altrimenti si finisce per fare una sterile polemica politica. La pezza è risultata peggiore del buco. E’ da due anni che stiamo lavorando con la Sovrintendenza per raccogliere i reperti. Quelli ritrovati sono stati puliti e catalogati, nell’ambito di un percorso trasparente effettuato insieme alla Sovrintendenza che ha messo costantemente due dei suoi esperti in cantiere per l’analisi dei reperti ritrovati.
Continua il tentativo da parte di alcune forze politiche, in questo caso Rifondazione Comunista, di far passare l’Amministrazione come soggetto negligente nei confronti dei ritrovamenti archeologici in Ghiaia e quindi verso il passato e la storia della città.
In questo caso si travisa (volutamente?) la realtà parlando di una conferenza stampa che il Comune avrebbe dovuto convocare, quando invece il comunicato di ieri dell’Amministrazione parlava chiaramente di una comunicazione che sarà decisa dalla Sovrintendenza, unica competente a decidere per quanto riguarda i reperti trovati. La nota di Rifondazione viene in soccorso all’opposizione che ieri con il suo intervento ha dato modo all’Amministrazione di rispondere con i fatti alle polemiche. Da parte nostra ribadiamo ancora una volta che quanto ritrovato in Ghiaia sarà oggetto di valorizzazione, decisa principalmente dalla Sovrintendenza e non da chi ha come unico obiettivo quello di gettare fango sul Comune della propria città”.