
19/10/2009
“La persona malata di SLA: presa in carico globale. Utopia o realtà?” è il titolo del convegno in programma giovedì 22 ottobre dalle 8 alle 13 nella sala congressi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.
L’evento formativo, occasione di aggiornamento scientifico e riflessione sull’assistenza ai malati e alle loro famiglie, è stato organizzato in collaborazione con Aisla, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica.
La concreta presa in carico dei malati e delle loro famiglie è infatti una condizione imprescindibile per garantire la migliore qualità di vita possibile in tutte le fasi di questa terribile malattia.
Il convegno vuole stimolare e diffondere la conoscenza delle problematiche connesse alla SLA, per sensibilizzare l’opinione pubblica, le autorità sanitarie e socio-assistenziali nei confronti dei malati e dei loro familiari, favorendo l’instaurarsi di una collaborazione sempre più stretta ed efficace tra le diverse strutture ed istituzioni che erogano i servizi e le cure domiciliari. Una sinergia fondamentale soprattutto nelle fasi terminali della malattia.
La SLA è una malattia degenerativa del sistema nervoso che causa un progressivo indebolimento dei muscoli per nutrimento insufficiente, fino all’atrofia.
Generalmente si ammalano di SLA individui adulti di età superiore ai 20 anni, di entrambi i sessi, con maggiore frequenza dopo i 50 anni.
In Italia si manifestano in media tre nuovi casi di SLA al giorno e si contano circa 6 ammalati ogni 100.000 abitanti.