
14/08/2009
h.10.40
L’assessore alla Creatività giovanile Lorenzo Lasagna ha partecipato ieri, invitato dall’assessore del Comune di Bolzano Primo Schonsberg, alla mostra avvenuta nella Galleria Civica del capoluogo altoatesino, nella preziosa cornice del Chiostro del Convento dei Domenicani.
A fare da collegamento tra il Comune di Parma e quello di Bolzano l’opera di due artiste, Clara e Corinna Conci, bolzanine di nascita ma parmigiane d’adozione e da tempo attive nel territorio di Parma. Presenti anche le artiste Celestina Avanzini, Franca Valenti e Elisabetta Vazzoler.
A margine dell’evento si è svolto un incontro conoscitivo tra l’assessore Lasagna e l’assessore Schonsberg, che hanno ragionato sulla possibilità di dar vita a progetti congiunti riguardanti i giovani artisti dei due differenti contesti di Parma e Bolzano: “Mi piacerebbe – ha sottolineato l’assessore Lasagna – che si potesse stabilire un programma duraturo per gli eventi che coinvolgono i giovani artisti tra la realtà di Parma, portatrice di linguaggi legati alla tradizione, e quella di Bolzano, condizionata da esperienze diverse sul crocevia di progetti europei.
E’ sempre più semplice occuparsi di talenti consolidati, ma è altresì importante investire sugli artisti giovani ed emergenti.
Guardo con estremo favore a questo incontro che, partendo dal loro lavoro, può arricchire le prospettive di entrambe le città”.
“La realtà è che come spesso accade – ha aggiunto l’assessore Schonsberg – i ponti culturali tra due città si creano naturalmente, nel nostro caso attraverso le artiste Conci: a noi amministratori, grati che questo accada, la responsabilità di sostenere e appoggiare in particolare questi giovani talenti artistici che tanto ne hanno bisogno”.
Corinna Conci, nata a Bolzano, frequenta da molti anni laboratori espressivi che l’hanno portata a comunicare dapprima con scrittura e fotografia per poi approdare, con le sue opere definibili come “Poesia Visiva”, alla congiunzione del materiale non verbale (le immagini) con il materiale verbale (la parola).
Le sue silhouette incolori ravvivano la minaccia della scomparsa della nostra singola identità, riassumendo in loro stesse l’individualità di ogni essere, al di là del loro prototipo comune, senza connotazione né spaziale né temporale.
Clara Conci, nata a Bolzano, ha approfondito le tecniche di tessitura e si è specializzata in decorazione pittorica, ottenendo il diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove si sta tuttora specializzando in Cura degli allestimenti artistici. Attraverso la sua opera, Guarda, Clara Conci ci invita nel mondo degli incontri che l’hanno segnata e che hanno lasciato impronte dentro di lei: tracce totalmente sensitive verso le quali abbassarsi per, come in un’iniziazione, abbandonare i nostri pregiudizi e contemplare il riflesso di quest’anima trasformata da altri.