Termovalorizzatore & danni

SMA MODENA
lombatti_mar24

03/08/2013
h.17.20

È di giovedì la notizia dell’ordinanza del TAR di Parma mediante la quale è stata decretata la riaccensione del termovalorizzatore.
Anche se è necessario attendere la decisione sul merito della causa per valutare la fondatezza delle ragioni delle parti, l’ordinanza ha comunque delineato almeno due aspetti che meritano qualche considerazione.
In primo luogo, come riportato dalla stampa, il TAR ha definito “perplessa e contraddittoria l’azione amministrativa del Comune” in relazione alla domanda di agibilità parziale.
In secondo luogo, consentendo la ripresa dell’attività del forno, il TAR ha cercato di scongiurare il rischio di una potenziale (ulteriore) richiesta di risarcimento economico a favore di IREN, agendo così, nel proprio ambito di competenza, a tutela della collettività.
Insomma il Comune ha posto in essere un comportamento quantomeno contraddittorio esponendo la collettività al rischio di un grave danno che il TAR ha ritenuto opportuno evitare sospendendo gli atti dal Comune contraddittoriamente assunti.
Ciò equivale a dire che chi doveva tutelare i cittadini (evitando il rischio di rilevanti danni) non l’ha fatto.
Le ragioni perché il Comune ciò non ha fatto dovrebbe spiegarle il Sindaco, così come dovrebbe spiegare se la contraddittoria azione comunale è dovuta alle stesse ragioni della precedente sospensione dei lavori del 2011, già pesantemente sanzionata dal TAR ed in ragione della quale pende una domanda di risarcimento danni milionaria a carico del Comune e quindi dei cittadini. Se così fosse si tratterebbe di un caso emblematico della continuità tra la passata e la presente amministrazione.
Anche in questo caso temiamo che il Sindaco nulla spiegherà ai cittadini, limitandosi invece a sorridere ed a twittare le foto della casa comunale.
Per parte nostra ci sentiamo di ribadire l’invito già formulato in passato all’amministrazione:
si abbandoni la strada di una contrapposizione puramente ideologica con gli altri soggetti coinvolti nella vertenza, e si intraprenda invece la strada del dialogo nell’interesse della collettività.
Se il nostro invito fosse stato raccolto si sarebbe evitata l’ennesima controversia che espone ulteriormente i cittadini di Parma a rischi di gravi danni (oltre che ad inutili e rilevanti spese).
Auspichiamo comunque che l’azione amministrativa ritrovi celermente la chiarezza necessaria alla tutela degli interessi di tutti, su un tema così rilevante anche per la gravità delle ricadute che una condotta “perplessa e contraddittoria” rischia di arrecare alla collettività.

Associazione Millecolori
Lorenzo Lavagetto