Le associazioni di Vignali lanciano “Il Sant’Ilario dei quartieri”… vogliono proprio far bestemmiare il patrono di Parma (di Andrea Marsiletti)

di Andrea Marsiletti

Credo che il sottoscritto sia in città il più convinto, feroce ed esplicito detrattore della celebrazione di Sant’Ilario promosso da alcuni decenni dal Comune di Parma. Lo giudico uno show decrepito, triste, autoreferenziale, provinciale, clientelare, ormai di nessun interesse per alcuno, neppure più per i tromboni della cosiddetta “Parma che conta”.
Penso di essere in questo fuori da ogni sospetto. (Ieggi1leggi2leggi3)

Cosa devo dire dell’iniziativa delle associazioni che gravitano intorno a Pietro Vignali che hanno lanciato, nella giornata del 12 gennaio 2026, “il Sant’Ilario dei quartieri” per premiare chi, a loro giudizio, si è distinto nei quartieri?

Diciamolo subito: ai parmigiani interessa più sapere quale sarà il grado di schermatura dei raggi solari della nuvola sopra il mercato in piazzale Lubiana che conoscere i premi delle associazioni di Vignali (la stessa considerazione l’avrebbero se l’organizzatore fosse il Pd, lo diamo per scontato).

Sono certo anche Vignali ne sia perfettamente consapevole.

E allora perchè si è inventato questo film?

Faccio delle ipotesi.

Vogliono provocare il patrono della città Sant’Ilario per dimostrare che anche la pazienza dei Santi nel vedere deturpata e strumentalizzata la loro memoria ha un limite e possono essere spinti fino alla bestemmia? No, troppo blasfemo.

Vignali ha organizzato questa premiazione il giorno prima della celebrazione ufficiale di Sant’Ilario per fare un dispetto a Guerra? No, lo escludo, Vignali è da cinquant’anni che è uscito dall’asilo.

L’ha fatto per comunicare agli elettori l’idea che lui premia il popolo che vive le strade dei quartieri mentre il sindaco Guerra si rivolge all’establishment cittadino all’Auditorium Paganini? No, dai. Non accrediterei Vignali come un ingenuo, perchè egli sa bene che gli si ritorcerebbe contro (come subito è accaduto con la dichiarazione di Guerra –leggi-) visto che lui da sindaco consegnò la medaglia d’oro del Parma Calcio al presidente Tommaso Ghirardi, allora facente parte del gotha di Parma, condannato per il crac della squadra di calcio (si arrivò a una delle figuracce più clamorose e planetarie per la città, con l’acquisto del Parma Calcio per 1 euro da parte della Mapi Group del prestanome Giampietro Manenti –leggi– con sede in Slovenia in una casa privata quasi fatiscente –guarda il servizio di Sky– ).

Allora ha creato questo “evento” per fare qualche marchetta ai premiati? Vignali non è uno sciocco, attribuirgli la presunzione che possa importare a qualcuno essere premiato dal suo movimento politico è far torto alla sua intelligenza. Già solo che riescano a trovare uno o due indipendenti disponibili a metterci la faccia e a ritirare la medaglia, c’è da andare a stringergli la mano. Perchè questa è un’iniziativa (legittimamente) tutta politica, non per nulla presentata nella sala stampa del Comune di Parma, dove le conferenze stampa le possono fare solo la giunta e i gruppi consiliari.

Le associazioni di Vignali cercano un pò di visibilità? No, Vignali non ha problemi a ritagliarsi spazi sui media locali, quando non nazionali, e non ha bisogno di esporre i suoi al ridicolo per avere un articolo sulla Gazzetta di Parma.

Quindi perchè lo ha fatto? Semplicemente ha fatto una roba senza senso, capita, come capitò per la fantomatica Giunta Ombra che durò forse una settimana per poi inabissarsi per sempre nel dimenticatoio più buio.

Per farla breve e neppure più grossa di quello che è, diciamo che il Sant’Ilario dei quartieri” è una burlata, una spiritosata prima delle feste di Natale che alla fine non fa male a nessuno, e la chiudiamo qui.

Andrea Marsiletti


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