17/08/2009
h.20.00
La città di Parma è la settima città in Italia per il valore pro capite del patrimonio immobiliare del Comune: è quanto emerge dalla classifica pubblicata oggi su Il Sole-24 ore relativa all’anno 2007.
Che cosa significa questo dato? “Significa – spiega l’assessore al Patrimonio Giuseppe Pellacini – che il Comune di Parma ha un consistente patrimonio immobiliare da gestire, considerate anche le dimensioni della città. Significa che le scelte fatte nel recente passato (cioè le conversioni degli edifici dismessi in nuovi, più funzionali e strategici) ne hanno incrementato il valore. Un patrimonio che è costituito, per la maggior parte, da immobili sede di servizi di utilità per i cittadini: poche, infatti, sono le attività commerciali qui comprese, tanti, invece, i servizi pubblici e sociali (ad esempio le scuole e gli alloggi di edilizia residenziale pubblica). Il riconoscimento nazionale ci fa piacere e ci rafforza nella politica intrapresa”.
Gli edifici comunali di maggior valore sono: Teatro Regio 42.853.024 euro (valore a bilancio anno 2007), Stadio Tardini 30.890.116, Teatro Due 18.047.382, Palazzo Ducale 10.207.363, Auditorium Paganini 8.098.348, Palazzetto dello Sport 7.838.807, Complesso di San Paolo 7.476.807, Uffici Giudiziari 6.923.409, Casa Protetta di San Leonardo 6.912.850, Centro Sportivo Polivalente di Cortile San Martino 6.358.367, Municipio 6.312.516, Nuova scuola S. D’Acquisto 6.004.075, Casa della Musica 5.762.222, Impianto sportivo “L. Grossi” 5.481.494, Ospedale Vecchio 5.097.710.
Da ricordare, ancora, il Palazzo del Governatore, il Petitot, il Palazzo Eucherio Sanvitale, la Cittadella, le scuole fino alle secondarie di primo grado e quattro secondarie di secondo grado in uso alla Provincia.
La stima del valore degli immobili viene fatta dall’Agenzia del Territorio, con cui l’Amministrazione comunale ha stipulato qualche anno fa una convenzione ad hoc; il calcolo del valore a bilancio è, per legge, legato alla rendita catastale rivalutata, quindi il valore di mercato degli immobili è di gran lunga superiore di quello “iscritto a libro”, cioè a bilancio.
“Se analizziamo – prosegue Pellacini – il piano alienazioni approvato in Consiglio comunale a fine giugno 2009 notiamo come le alienazioni previste, ad esempio delle ex stalle di Maria Luigia e di undici scuole dismesse, siano mirate a una ottimizzazione del patrimonio stesso. Ad esempio, per le scuole, si tratta di immobili non più a norma rispetto alle nuove disposizione per gli edifici scolastici né ideali per l’uso al quale ora sono destinati, come l’utilizzo da parte delle associazioni. La vendita di tali edifici consentirà di realizzare nuovi centri di aggregazione a disposizione della collettività, ospitando anche le associazioni in sedi di più facile ed economica gestione, e quindi permetterà di aumentare il valore del patrimonio comunale”.
Edilizia residenziale pubblica (erp). Il patrimonio erp è costituito da circa 4.000 alloggi acquisiti dal Comune nell’agosto 2005 (ex Iacp) in applicazione della legge regionale 24/2001 e affidati in gestione ad Acer per un periodo di 10 anni. Nel 2006, assessore Claudio Bigliardi, è stato avviato, d’intesa con i sindacati di settore e con l’autorizzazione del Tavolo di concertazione provinciale, il piano di razionalizzazione e ottimizzazione del patrimonio erp. Tale piano prevede la vendita di alcuni alloggi erp, dopo opportuna stima da parte dell’Agenzia del Territorio, i cui proventi vengono reinvestiti totalmente nell’edilizia pubblica, o per realizzare nuovi alloggi o per la manutenzione e il miglioramento di quelli già esistenti (ad es. con l’installazione di ascensori dove mancano).
“Si stanno ora ipotizzando – spiega l’assessore Pellacini – nuove linee strategiche nella politica della casa che potrebbero prevedere ulteriori interventi tesi alla razionalizzazione e quindi all’alienazione di alloggi erp. Preciso che, nel caso di alienazioni, gli assegnatari hanno sempre diritto di prelazione. La manovra è mirata ad agevolare chi sta cercando di “comprare casa” senza creare disagio sociale. Oltre che ad aumentare e migliorare, con i proventi delle vendite, l’edilizia pubblica esistente”.
Il Comune ha inoltre attivato la procedura di variazione del diritto di superficie in diritto di proprietà e dato così l’opportunità ai cittadini residenti in alloggi Peep di acquisire la piena proprietà dell’abitazione a loro assegnata, trasformandone 500 su circa 1.200.