Legacoop a congresso: Mora presidente

SMA MODENA
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24/02/2011
h.19.00

La cooperazione come modello imprenditoriale per uscire dalla crisi che investe l’economia mondiale e la società. Questo l’assunto condiviso da tutti i relatori intervenuti al ventesimo congresso di Legacoop Parma, tenutosi ieri, giovedì 24 febbraio presso l’Hotel Stendhal di Parma.
I lavori si sono aperti sulle note dell’Inno di Mameli in omaggio al 150° anniversario dell’Unità di Italia che coincide con il 125° della nascita di Legacoop. Hanno portato il loro saluto Vincenzo Bernazzoli, presidente della Provincia di Parma, Paolo Zoni, in rappresentanza del sindaco e del Comune, e Andrea Zanlari, presidente della Camera di Commercio.
Bernazzoli ha dichiarato: “Auspichiamo un federalismo serio e responsabile. Le istituzioni devono lavorare in sinergia con il mondo economico per garantire coesione sociale anche in un’epoca in cui, a causa del taglio dei fondi, è impossibile mantenere gli stessi livelli dei servizi. L’obiettivo comune deve essere rimodulare il welfare, puntando non più sulla quantità ma sull’equilibrio tra sviluppo economico e sviluppo sociale”.
Paolo Zoni ha sottolineato come le alleanza creino opportunità di crescita: “Ho apprezzato la collaborazione tra Legacoop e Confcooperative concretizzata connel secondo Bilancio Sociale congiunto presentato di recente. Le cooperative, portatrici di storia e valori, rappresentano una risorsa importante per l’economia locale. Lavorare insieme per trovare soluzioni comuni significa impegnarsi a favore della comunità a cui tutti apparteniamo”. Zanlari ha allargato il discorso oltre i confini locali e nazionali: “In questa occasione riprendo il concetto di John Kennedy in cui affermava che il PIL non rappresenta un valore reale in grado di stabilire il benessere di una società. Il presidente francese Sarkozy ha già riunito una commissione di esperti per stabilire un indice che tenga conto di molteplici fattori, compreso il capitale sociale, impresa ardua ma auspicabile. Nel contesto europeo, la situazione italiana è tra le più sofferenti. Ma la cooperazione si differenzia perchè da sempre coniuga economia e etica”.
Ha portato il suo saluto anche Simona Caselli, fresca di nomina alla presidenza di Legacoop Reggio Emilia, un orgoglio per Parma e per le donne: “Tra Legacoop Parma e Legacoop Reggio Emilia sussistono legami non formali che sicuramente si rinsalderanno ulteriormente soprattutto in questa congiuntura di crisi. Sono saltati tutti i paradigmi economici, e non ne vedo uno nuovo. La cooperazione ha dimostrato una straordinaria tenuta, soprattutto sul fronte dell’occupazione, aspetto cruciale in una società in salute”.
Alessandro Arrighetti, professore di Economia dell’Università degli Studi di Parma, ha proposto una riflessione dal titolo “Legacoop guarda al futuro”, una presentazione critica dei Documenti Nazionale e Regionale preparati in vista dei rispettivi Congressi.
Dopo l’intervento di Vanessa Sirocchi, che ha illustrato il progetto Intrapprendere rivolto alle scuole superiori con il quale due classi di Parma si sono aggiudicate per due anni consecutivi il primo premio al concorso regionale Bellacoopia, Giovanni Mora, presidente di Legacoop Parma, ha tenuto la sua relazione. In un discorso intenso e ricco di spunti, ha richiamato i principi fondanti su cui si basa la cooperazione che si sintetizzano in una parola: solidarietà, richiamandosi all’assunto proposto con forza dal documento di Legacoop regionale che recita “Solidarietà è sviluppo”.
“La cooperazione presenta dati in controtendenza rispetto all’andamento generale” – ha affermato Mora – “Gli effetti della crisi non risparmiano il mondo cooperativo, ma ci sono segnali positivi soprattutto a livello occupazionale, aspetto su cui prestiamo molta attenzione”. Il suo intervento ha toccato diversi temi, tra cui l’allarmante ritardo nei tempi di pagamento da parte delle Pubbliche Amministrazioni; l’urgenza di rispondere al progressivo impoverimento delle famiglie e la necessità di riformare il Welfare, inadeguato alle nuove istanze derivate dalla crisi. Su questo fronte, la cooperazione grazie alla sua storia e alla sua natura può giocare un ruolo decisivo. Ha citato, inoltre, alcuni esempi in cui il mondo cooperativo si distingue: l’impegno sottoscritto con la firma di protocolli condivisi con istituzioni e sindacati sulla sicurezza sul lavoro; la partecipazione a Parma Social House, grande progetto di housing sociale; l’attenzione ai giovani e alle donne, a cui vengono garantite quote nei gruppi dirigenti associativi; l’affermazione del peso cooperativo nel comparto agroalimentare in un territorio in cui il settore ha un peso significativo.
Nel primo pomeriggio sono stati nominati i membri delle Direzione: Giuliano Ampollini, Paolo Ampollini, Salvatore Arena, Mauro Bernardi, Paolo Bolognesi, Cinzia Comelli, Antonio Costantino, Stefano Dalla Turca, Ginetto Donati, Luigi Gandolfi, Giuliana Guidetti, Giovanni Mora, Marina Morelli, Gianluca Pelagatti, Anna Piva, Simona Simonazzi, Gianni Brusatassi, Emma Tomaselli, Diana Bersani, Andrea Volta, Michela Bolondi, Gianluca Menozzi, teresa Conti, Chiara Ferrari, Tiziana Mozzoni, Maurizio Luzzara, Giovanna Passeri, Violetta Libassi, Ivano Bernazzoli, Rossella Martelli, Fabiano Macchidani, Antonella Balestrazzi.
Percentuali da rilevare: il 43% sono donne e il 13% sono under 35. Il comitato dei Garanti sarà composto da Claudio Ghiretti, Fabrizio Bolzoni, Enrico Dondi, Ivano Gardelli, Lucio Gatti.
Alla presidenza confermato Giovanni Mora.
Il congresso ha rappresentato anche l’occasione per proporre l’approvazione di un documento che rappresenta una svolta per Legacoop a livello locale. Sul fronte delle sinergie, si apre un percorso di condivisione tra Legacoop Parma e Legacoop Piacenza. La nuova sinergia organizzativa e strategica prende il nome di marcoarea ed è finalizzata ad un ottimizzazione delle risorse e dei servizi, nonchè all’apertura di nuove opportunità per le cooperative aderenti alle due Leghe.
L’intervento di Paolo Cattabiani, presidente Legacoop Emilia Romagna ha scosso la platea chiedendo serietà nell’applicazione dei principi che contraddistinguono Legacoop: “Se siamo forze sane dell’economia dobbiamo dimostrarlo con i fatti, ad esempio, selezionando con rigore i partner e i fornitori, garantendo assistenza ai lavoratori che si ribellano e denunciano situazioni scorrette e offrendo loro un’alternativa occupazionale”.
Alle ore 17, dopo il dibattito e le comunicazioni delle Commissioni si terrà la tavola rotonda, moderata da Andrea Gavazzoli, direttore Tv Parma, dal titolo: “Sviluppo e solidarietà – Legacoop e Confindustria a confronto”, a cui hanno partecipato Cesare Azzali, direttore Unione Parmense degli Industriali, Paolo Cattabiani, presidente Legacoop Emilia Romagna, Gabriele Buia, presidente A.n.c.e. Emilia Romagna, Marco Pedroni, presidente Coop Consumatori NordEst. I relatori si sono confrontati su temi di grande attualità quali: la globalizzazione dell’economia con conseguente progressiva complessità nella concorrenza e nella competizione; la necessità di puntare sulla qualità e l’innovazione; la valenza della responsabilità sociale nel sistema economico; lo scenario regionale nel contesto nazionale e mondiale; il peso delle dimensioni aziendali in un obiettivo di sopravvivenza.