Lo sport entra in Costituzione, ma cosa cambierà davvero? Intervista a tre: Bosi, Bonetti e Aimi

SMA MODENA
lodi1

Il 20 settembre 2023 è una data storica per lo sport. Come per ogni disegno di legge di riforma costituzionale, per essere approvato, il testo ha dovuto seguire un esame particolare in Parlamento: due approvazioni sia dalla Camera che dal Senato nella stessa versione e con la maggioranza assoluta dei voti nella seconda votazione.

L’articolo 33 è stato dunque modificato con l’introduzione del nuovo comma «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme». Ma riconoscere il valore non è la stessa cosa che affermare un diritto e ora sarà importante capire quali saranno le conseguenze: quanto i territori faranno per rendere concreto il cambiamento, perché il rischio è che rimanga un valore solo simbolico.

Noi abbiamo cercato di capire cosa cambierà a Parma, con un’intervista a tre: Marco Bosi, assessore allo Sport, Caterina Bonetti, assessore ai servizi educativi e Beatrice Aimi, assessore alle Politiche Giovanili.

«La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme». Così è stato modificato dal Parlamento l’articolo 33 della Costituzione Italiana, come ha accolto il provvedimento?
 
MARCO BOSI, assessore allo Sport: Ho appreso con grande soddisfazione che finalmente si sia riusciti a centrare questo obiettivo. Ho seguito questa partita da vicino fin dall’inizio. Nasce tutto da un’idea di Mauro Berruto che nel 2020 ancora non era parlamentare ma “semplicemente” l’ex allenatore della nazionale di pallavolo (e per me un amico). Ci si è provato nel vecchio mandato ma quando sembrava essere in dirittura d’arrivo (in una camera si era già approvato) è caduto il governo e sono state sciolte le camere. Le elezioni successive hanno portato proprio Mauro Berruto alla Camera dei Deputati ed ero certo che fosse la volta buona. Così è stato e ho vissuto con sincera emozione il suo discorso conclusivo, uno dei più bei discorsi sullo sport che abbia ascoltato.

CATERINA BONETTI, assessore ai Servizi Educativi: In modo estremamente positivo. Sono convinta che lo sport sia un elemento importante nel percorso educativo di giovani e giovanissimi. Salute, socialità, senso di comunità e condivisione di valori passano attraverso la pratica sportiva. Investire fin da piccoli nella pratica sportiva significa non solo prevenire possibili malattie e stili di vita scorretti, ma anche aiutare i ragazzi nella costruzione di sé, nell’individuazione dei loro obiettivi e, grazie al senso di “squadra”, spesso nel superamento di momenti di difficoltà e solitudine che fisiologicamente incontrano nel loro percorso di crescita.

BEATRICE AIMI, assessore alle Politiche Giovanili: Direi con grande soddisfazione. È davvero innegabile il valore educativo e sociale dello sport, oltre naturalmente a quello relativo alla promozione del ben-essere fisico. La mia esperienza professionale proviene dal mondo della scuola e proprio da quel mondo ho potuto osservare l’importanza dell’educazione motoria, spesso risolutiva di molte problematiche.


 

Come amministratore come pensa di fare in modo che questo valore possa essere trasformato in un diritto e quindi goduto appieno dalle cittadine e dai cittadini di Parma?
 
MARCO BOSI, assessore allo Sport: Ho sempre pensato che lo sport dovesse essere messo al pari della scuola. Per farlo il Comune di Parma mette in campo alcuni strumenti unici nel panorama nazionale, due in particolare. Il primo è Giocampus: Parma infatti mette a disposizione dei bambini delle scuole elementari un laureato in scienze motorie per ogni ora di educazione fisica di ogni classe. Finalmente da due anni a questa parte lo Stato ha deciso di garantire questo servizio, anche se solo nelle classi quinte e quarte. Noi continuiamo a pensare che il movimento vada insegnato già dalla prima elementare e continuiamo a farlo proprio dal primo al terzo anno. Oltre a questo siamo particolarmente orgogliosi di avere un progetto inclusivo che garantisce un secondo maestro con competenze specifiche in ogni classe in cui vi siano bambini con disabilità al fine di riuscire ad integrarli nelle attività motorie della classe. Il secondo strumento che mettiamo in campo da tempo il progetto “Tutti in campo – diritto allo sport” con cui eroghiamo un voucher sport del valore massimo di 500 euro alle famiglie con un Isee fino a 12.000 euro rivolto ai giovani dai 7 ai 17 anni. Nell’ultimo bando siamo arrivati a garantire l’attività sportiva addirittura a 1500 ragazze e ragazzi per un impegno da oltre 400mila euro.

CATERINA BONETTI, assessore ai Servizi Educativi: Occupandomi di servizi educativi cercherò di valorizzare i percorsi di psicomotricità già presenti nelle nostre scuole e di proseguire nel positivo percorso di rete che si è creato, per i bambini e ragazzi più grandi, con le tante realtà sportive del territorio che lavorano con le nostre scuole. Dall’attività fatta in orario scolastico ai doposcuola, passando per i camp estivi. Certo sarà necessario un sostegno da parte del governo in questo senso, che possa dare concretezza alle linee di principio espresse dall’articolo 33. 

BEATRICE AIMI, assessore alle Politiche Giovanili: Tradizionalmente il Comune di Parma ha sempre dato molta importanza al tema dello sport garantendone la frequentazione extrascolastica al più ampio numero possibile di bambini e ragazzi. In particolare, questa amministrazione ha creato un settore nuovo unendo i giovani e lo sport proprio per attivare progettualità sinergiche tra le due strutture operative al fine di promuove la più ampia partecipazione possibile dei giovani alla vita sportiva e – con essa – ai valori che l’accompagnano.

ASSESSORE BOSI, lo sport ha bisogno di impianti adeguati, negli ultimi anni diverse società sportive del nuoto hanno denunciato la carenza di piscine pubbliche. L’amministrazione pensa di intervenire su questo fronte e, in generale, lei ritiene la dotazione cittadina di spazi e impianti sportivi sufficiente?

Parma sta vivendo una stagione importante di rinnovamento degli impianti sportivi, anche per quanto riguarda le piscine. Mi fa piacere ricordare che nel 2018 abbiamo inaugurato la nuova piscina Martino Pizzetti di Via Giulio Cesare. Altri interventi sono in corso come il cantiere che permetterà di riqualificare la piscina della scuola Corazza, soprattutto sotto il profilo sismico ed energetico. Il 2022 ha visto la chiusura della piscina Ferrari di via Zarotto, ma quasi contestualmente ha riaperto la piscina di Viale Rustici che ci ha permesso di garantire il proseguo delle attività. Ad oggi nessuna società sportiva è rimasta senza spazi. Certamente è volontà dell’amministrazione riqualificare la piscina di Via Zarotto, punto di riferimento per i tanti appassionati che vi hanno nuotato negli anni. Per questo abbiamo già stanziato 4 milioni di risorse pubbliche e valuteremo eventuali incrementi non appena avremo il risultato di uno studio delle alternative progettuali con cui abbiamo incaricato un tecnico di indicarci costi e benefici sia della riqualificazione della struttura esistente, sia della demolizione e ricostruzione. Non vi è però solo il nuoto. Sul fronte palestre dal 2017 ad oggi (anno in cui ho assunto la delega) abbiamo inaugurato il nuovo Palalottici, la nuova palestra dell’Anna Frank, la nuova palestra della Racagni, la nuova palestra della Scuola Europea. Stiamo ristrutturando ora PalaCiti (per 2,75M), Palaraschi (per 6M), stiamo realizzando una nuova palestra al Cral Bormioli (per 4M), mentre stiamo rinnovando i pavimenti di PalaPonti e PalaToniolo per renderli omologabili in alcune discipline. Anche sugli impianti all’aperto sono stati tanti gli interventi, penso al campo da football americano a Moletolo, al campo da calcio del già citato Cral Bormioli, al rifacimento degli impianti di illuminazione di Crocetta Baseball, Parma Baseball, Oltretorrente Baseball (per oltre 1.5M complessivi), al nuovo impianto di tiro con l’arco in zona Spip che inaugureremo a brevissimo, la ristrutturazione o costruzione ex-novo di tantissimi spogliatoi resi oggi “amianto-free”, ma anche agli accordi con le società sportive che hanno permesso la realizzazione di campi sintetici da calcio (San Leo, Mercury, Juventus Club, Inter Club). A tutto ciò andrebbero aggiunti tutti gli interventi sulle aree libere e cito solamente le nuove 4 aree da Calisthenics. Tutti interventi di cui sono orgoglioso e di cui voglio condividere il merito con il mio predecessore Giovanni Marani, con l’assessore ai lavori pubblici Francesco De Vanne e il suo predecessore Michele Alinovi.
Certamente è sempre possibile migliorare, ma penso che in questi anni abbiamo fatto tanta strada e altrettanta ne faremo nei prossimi anni.

ASSESSORE BONETTI, l’educazione motoria nella scuola primaria è da sempre trascurata, sia in termini di tempo che di formazione degli insegnanti. Cosa fare per evitare che il nuovo articolo 33 rimanga lettera morta? Che ruolo dovrà interpretare la scuola?

Già dall’anno scolastico 2022/23 è stato introdotto per la classe quinta della scuola primaria (e da quest’anno anche per la quarta) l’insegnamento di educazione motoria. Un buon segnale, che ha comportato anche la messa in servizio di personale qualificato. A Parma da anni sono attivi importanti programmi come Giocampus che portano l’educazione al movimento (e al benessere in senso ampio) nelle scuole cittadine, offrendo ai bambini e ragazzi un’opportunità non presente in tante altre realtà del Paese. Le scuole di Parma in questo senso sono sempre state attente e ricettive, pronte ad accogliere le proposte formative presentate da chi si occupa di sport ed educazione. Qualche settimana fa, in occasione della giornata di presentazione dei progetti educativi per le scuole promossa da LED (https://www.ledparma.it/) sono state tante le realtà sportive che hanno esposto la loro offerta. Credo che in questo senso il percorso debba procedere su due binari: quello già in essere delle attività offerte da enti sportivi, federazioni e associazioni, e quello di una sempre maggior strutturazione curricolare dello sport all’interno dei programmi per tutte le classi della scuola dell’obbligo, ovviamente con un investimento in personale docente specializzato. Lo sport (e per i piccoli la motricità) deve essere a tutti gli effetti materia scolastica, per dare il giusto peso e la giusta dignità a un elemento formativo centrale per le nuove generazioni.
 
ASSESSORE AIMI, disagio giovanile e assenza di pratica sportiva c’è sicuramente una relazione tra questi due fattori. In che modo il “valore sociale del benessere psicofisico” può essere attuato? 
Vero, spesso il disagio giovanile è associato alla mancanza di luoghi di aggregazione dove praticare lo sport. Questa amministrazione intende proprio lavorare su questo aspetto dedicando – in futuro – luoghi e spazi aggregativi a tema sportivo, fruibili dalle ragazze e dai ragazzi della città in piena libertà, anche economica.

Tatiana Cogo